L'urlo di Fabrizio Corona

I capelli li porta lunghi, come un tempo, la barba è curata. Indosso, quando ieri è arrivato in manette scortato dagli agenti delle forze dell'ordine al Tribunale di Milano, una semplice t-shirt bianca, jeans e sneakers sportive in tessuto ai piedi. Lo sguardo quasi celato dagli occhiali da sole. Fabrizio Corona si è preso una piccola rivincita, insieme agli amici e parenti, con la mamma Gabriella in prima fila, al suo fianco in aula. E' stato assolto dall’accusa di evasione fiscale. Il pm aveva chiesto la condanna a un anno e nove mesi di reclusione per un’evasione fiscale da un milione e 300 mila euro compiuta, secondo l’ accusa, nel biennio 2007/2008 nell’ambito delle attività della sua agenzia.

"E' stato assolto perché il fatto non sussiste - ha spiegato il suo legale, Ivano Chiesa - e sono state accolte tutte le nostre richieste". L’avvocato ha pure ricordato alla stampa che a gennaio il giudice di Milano Entico Manzi ha applicato la 'continuazione' del reato, riducendo la pena complessiva di Corona a 9 anni e 8 mesi. Il provvedimento è stato però impugnato dalla Procura di Milano. Intanto Fabrizio sconta la sua condanna nel carcere di Opera, dove è rinchiuso dal 17 marzo 2013.

Gabriella Corona, commossa, dopo la sentenza del giudice ha abbracciato il figlio. "Mio figlio può aver fatto degli errori ma non è un criminale, è solo una persona che ha sbagliato", ha detto poi ai media presenti. "Stanno trattando mio figlio come un criminale pericoloso - ha proseguito - ma almeno oggi è stata fatta giustizia".