Lele Mora, la figlia Diana parla del tentato suicidio

Lele Mora rimane in carcere. "Può scappare" dicono i giudici. Nonostante il tentato suicido, all'ex manager dei vip sono stati negati gli arresti domiciliari. Ieri, durante "Pomeriggio Cinque", è intervenuta la figlia Diana che ha parlato del gesto estremo compiuto dal padre lo scorso 30 dicembre: "Aveva paura della nostra reazione, si vergognava del suo gesto e non voleva che nessuno lo venisse a sapere". Ha dichiarato la giovane donna.

"Non ce la fa più - ha proseguito - non è un uomo così forte da poter stare, per così tanto tempo, da solo". Diana ha anche raccontato le modalità con cui il padre avrebbe cercato di togliersi la vita: "Lui ha tentato di soffocarsi, nascondendosi, in quanto è sorvegliato. Non si ricorda del gesto e dalle lettere che scrive, ti rendi conto che ripete le stesse cose più e più volte. Mio fratello ed io abbiamo cercato di rassicuralo sugli arresti domiciliari e cerchiamo di trasmettergli forza". Parole che lasciano trapelare come le condizioni di salute di Lele Mora non siano delle più ottimali. Diana, infine, ha lanciato un appello di incoraggiamento al padre: "Tieni duro Papà. Noi siamo qui!".

Ma i giudici del Riesame sono irremovibili: "Lele Mora - scrivono - si è sempre dimostrato insofferente a qualunque forma di controllo legale nello svolgimento della propria attività e nei propri comportamenti, e questo rappresenta un elemento di rischio in relazione al pericolo di fuga". L'ex manager dei vip resta a San Vittore.

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