Gianna Orrù, madre di Valeria Marini, è stata malissimo, ha pianto di rabbia e ha avuto problemi di salute. La truffa da ben 335mila euro perpetrata nei suoi confronti ha avuto effetti terribili. La donna, 83 anni, aveva affidato l’ingente somma a Giuseppe Milazzo, oggi rinviato a giudizio, per investirla in Bitcoin. Quei soldi non li ha più rivisti. “Ci sono cascata come una cretina: così gli ho dato prima centomila euro, poi altri duecentomila e ad agosto del 2018 gli ultimi 25 mila. A settembre sarebbe scaduto l’investimento ed ero determinata a ritirare tutto”, ha spiegato al Corriere della Sera.
Durante l’intervista è intervenuta anche Valeria: “Avevo capito che qualcosa non quadrava e ingaggiato un investigatore privato. Ho cercato di mettere in guardia mia madre, ma non mi ha ascoltato”.
Gianna ha ammesso di non aver preso molto in considerazione i consigli della figlia: “Mi dispiace moltissimo di non aver creduto a Valeria, dopo le ho chiesto scusa. Non mi riconoscevo più, ero come imbambolata”. La bionda 54enne è però comprensiva: “Io invece capisco che si possa essere truffati, è successo anche a me. Ho molta comprensione per mia madre. Non l’ho mai lasciata sola, dopo, perché lei per me c’è sempre stata, ogni minuto, e io ci sarò sempre per lei”.
Alcuni mesi fa Milazzo incalzato da ‘Le Iene’ affermò di aver avuto una storia intima con Gianna e di essere anche in possesso di sue foto senza veli. “Ho pianto, altroché, ho pianto di rabbia. E comunque Milazzo per quelle parole è stato denunciato per diffamazione aggravata. Devo ammettere che ho provato una grande vergogna, ma non per le stupidaggini che si è inventato questo signore. Mi faceva provare vergogna essermi sbagliata così tanto, io che non sono una sprovveduta. Sono stata male, ho avuto problemi di salute, ero in tensione 24 ore su 24. Soprattutto, ho allontanato i miei figli”, ha concluso Gianna.