''Non sono un sultano riverito'': Marco Bocci si mostra mentre fa lavori casalinghi dopo la polemica sulle parole della moglie Laura Chiatti

  • L’attore e regista in casa aiuta eccome, lo mostra sui social ironico
  • Lei in tv ha detto: “Non tollero l'uomo che si mette a fare il letto, che passa l'aspirapolvere. Mi uccide l’eros”

Marco Bocci in casa aiuta eccome. L’attore e regista, come tutti, in famiglia si presta a fare lavori casalinghi. Non sono un sultano riverito”, sottolinea a Il Messaggero il 44enne, intervenendo così in difesa della moglie Laura Chiatti, che con le sue parole in tv aveva scatenato un polverone nei giorni scorsi.

''Non sono un sultano riverito'': Marco Bocci si mostra mentre fa lavori casalinghi dopo la polemica sulle parole della moglie Laura Chiatti

L’attrice 40enne a Domenica In, senza mese misure, con Bocci al suo fianco, aveva rivelato: “In casa faccio tutto io, svolgo quelle mansioni. Anche perché non tollero l'uomo che si mette a fare il letto, a passare l'aspirapolvere. Proprio non lo posso vedere, sono all'antica in questo senso con certi ruoli. Mi abbassa l'eros, anzi me lo uccide. Marco aveva confermato: “Io ci provo, ma lei non vuole farmi pulire o sparecchiare. Si arrabbia”. Così Laura aveva ribadito: “Mi si abbassa l’eros”.

Il 44enne si fa vedere mentre sparecchia la tavola

Non è esattamente così. Bocci nelle sue storie sul social si fa vedere mentre sparecchia la tavola. Non solo, al quotidiano romano confida: Le sue parole sono state strumentalizzate. Un rischio che si corre ogni momento nell'era dei social. Per fare notizia si gonfia tutto, andando oltre la ragionevolezza”. “Vuol dire che in casa lei non è un sultano servito e riverito da sua moglie?”, gli domanda ancora il giornalista. Lapidario replica: Ma quando mai. Ci dividiamo i compiti come tutte le coppie”.

L'attore e regista difende Laura: "Le sue parole strumentalizzate"

La Chiatti, all’indomani della tempesta che l’aveva investita sul web, in un post aveva replicato: “Premetto che una battuta goliardica in un contesto divertente e spensierato come il salotto di Mara Venier non può e non deve esser etichettata come discriminatoria o peggio ancora sessista... Sono concetti che non mi appartengono e che ripudio con forza. Mi rincresce che le numerose e gloriose battaglie per la parità dei diritti tra uomini e donne e sulla libertà di pensiero si infrangono miseramente sull'attacco qualunquista ad un pensiero di una donna. E’ proprio vero che nel mondo contemporaneo l'unico posto dove si realizza la perfetta uguaglianza è...nel traffico. Ah dimenticavo… Stamattina mio marito ha rifatto il letto, dato l’aspirapolvere e pulito i bagni”.