Mario Cipollini dopo l’intervento al cuore: 'La decisione dell’intervento presa molto prima del processo. Le due cose distanti’

Mario Cipollini parla dopo l’intervento al cuore. Il campione di ciclismo 52enne è stato operato agli Ospedali Riuniti Torrette in Ancona. A Novella 2000 racconta come sta e chiarisce che l'operazione non è in alcun modo collegata al processo per stalking e maltrattamenti intentato contro di lui dall’ex moglie Sabrina Landucci, dalla quale ha avuto due figlie, Rachele e Lucrezia. “Le due cose sono molto distanti”, sottolinea. Sulle accuse mosse dalla donna precisa: “Sono molto tranquillo, la verità può solo scagionarmi”.

Mario Cipollini dopo l'intervento al cuore: 'La decisione dell’intervento presa molto prima del processo'

“E’ stata una botta - dice Cipollini - Cinque ore di intervento. Se non avessi avuto al mio fianco, in questi ultimi mesi, anzi, anni, il dottor Roberto Corsetti, medico sportivo e cardiologo, non sarei arrivato a una soluzione”.

Sta meglio, si sta riprendendo pian, piano. In molti hanno collegato l’operazione allo stress legato al processo, lo sportivo lo nega categoricamente: “Le due cose sono molto distanti. E la decisione di questo intervento è stata presa molto, molto prima del processo, di fronte al quale sono molto tranquillo e sereno, perché la verità è dalla mia parte”.

Mario Cipollini ha sempre saputo di avere un problema congenito al cuore, la scorsa primavera, però, ha capito che qualcosa non andava. E’ stato Corsetti ad accorgersi del suo problema. E’ stato operato dall’equipe del professor Antonio Dello Russo. Ha subito una “ablazione del ventricolo destro e una quadrupla biopsia del ventricolo sinistro”. Il peggio è passato, ma ora aspetta altri esami.

“Ho fatto delle biopsie importanti - svela Mario Cipollini - che potrebbero rivelare altre anomalie sintomatiche”. Non vuole parlare ancora del processo. Al settimanale dice che la sua testimonianza dopo l’intervento al cuore, però, è fondamentale.

“Certe cose non vanno trascurate, se parlo è perché la prevenzione è tutto, la gente lo deve capire, non basta fare un elettrocardiogramma o un’ecocardiografia per stare tranquilli. Se, leggendo questa intervista, anche una sola persona riuscirà a farsi curare prima che sia troppo tardi, questa mia testimonianza avrà un significato”, conclude.