Non era stato tenero nell'intervista radiofonica rilasciata a "La Zanzara", in onda su Radio24. Piero Pelù, in eterna querelle con il sindaco di Firenze Matteo Renzi, aveva preso di mira Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che non ha mai nascosto le sue simpatie per il politico. "In questi anni Jovanotti non ha mai smesso di saltare sul carro prima di D’Alema poi di Veltroni - aveva detto il leader dei Litfiba - Ora di Renzi. Basta ricordare quando Jovanotti a Sanremo fece il rap dedicato a D’Alema. Ogni artista dovrebbe stare il più possibile al di fuori dei giochi della politica. La politica è capace solo di sfruttare l’immagine degli artisti".
Sulla propria pagina ufficiale Facebook, Pelù, a qualche giorno di distanza dall'intervento via etere, ripensando alle sue parole a sangue freddo, ha deciso di porgere le più sentite scuse al cantautore.
"HO OFFESO LORENZO JOVANOTTI in una intervista radiofonica e mi scuso ufficialmente con lui. Ognuno è giusto che abbia le proprie idee nella vita, nella musica e in politica quindi non deve essere giudicato da nessun’altro per il solo fatto di essersi espresso o schierato col bianco piuttosto che col nero o col rosso - ha scritto il giudiche di "The Voice" - Giudicare le scelte degli altri è sterile e inutile come entrare in una discussione sulla soggettività della bellezza; a me interessa solo la purezza e ritengo che se Lorenzo ha fatto certe scelte lo ha fatto con grande onestà. Purtoppo la critica a Renzi come sindaco di Firenze mi ha portato ad allargare “il tiro” anche su chi lo sostiene da artista".
"Secondo la mia scelta di vita - ha poi concluso - la posizione di un artista deve essere sempre scomoda e critica nei confronti di qualsiasi sistema che si impone sull’individuo e che lo illude ma ripeto, ognuno è libero e responsabile di esprimersi e rapportarsi come meglio crede con la realtà che lo circonda. Viva la musica!".
Jovanotti non ha mai replicato e pure ora rimane in silenzio.