Non solo lustrini e paillettes. L'alta moda a Roma delude, e non per location o abiti, ma per la terribile organizzazione che sta gestendo la manifestazione.
Il terzo giorno della settimana della moda scorre inesorabile ed ancora i mille disservizi presenti fin dalle prime battute dell'evento non accennano ad essere rimossi.
Ad inziare dall'arrivo. Tutte splendide, sui tacchi a spillo, giovani ed anziane signore arrivano nel piazzale d'ingresso. Per entrare? Assolutamente no: occorre percorrere circa 200 metri a piedi, prima di poter accedere alla struttura. Una volta entrati, la situazione non migliora: le indicazioni sono evanescenti ed il pubblico non è correttamente canalizzato. Ne consegue un gran caos e un po' di smarrimento da parte degli invitati. Poveri ospiti! E' per loro finita anche l'epoca del buffet post sfilata: tutti a bocca asciutta, i vip, quest'anno. Vip? Ma chi è presente alle sfilate? A parte le testimonial degli stilisti, scarsissima l'affluenza di personaggi famosi (ebbene sì, anche noi di GossipNews stiamo faticando a realizzare le nostre fotogallery!). Solo due i nomi di respiro internazionale, ad oggi: la mediterranea Mariagrazia Cucinotta, ospite di Dolcini, e la sofisticata Claudia Gerini, vista alla sfilata di Molaro. L'immagine dell'organizzazione davvero è deludentissima: speriamo che alle due attrici non sia capitato di dover andare in bagno, altrimenti avranno cercato con difficoltà i servizi (spesso non segnalati) e, una volta raggiunti, avranno scoperto che mancano anche alcune chiavi! E, se di soli vip non e' fatto il popolo della moda romana, a tutti coloro che stanno lavorando dietro le quinte va la nostra solidarietà: è sempre faticoso,con questo caldo, trasportare materiale ingombrante e pesante come cavalletti, telecamere, scatoloni di cavi e attrezzature varie. Soprattutto se gli ascensori fin dal primo giorno sono fuori uso.
Insomma: dive coi tacchi alti che barcollano all'ingresso, niente buffet e rinfreschi, servizi inadeguati, ascensori che non funzionano, caos generale. E hanno pure il coraggio di chiamarla 'dolce vita'...