Brignano indagato per frode, ma è parte lesa

Il suo flirt con Flora Canto è finito nello spazio di pochi giorni. Enrico Brignano, stando a quel che spiffera Chi, avrebbe fatto perdere le sue tracce all'ex tronista di Uomini e Donne e pare che lei non l'abbia presa molto bene.
Il comico è tornato ufficialmente single, ma la sua libertà, come pure le prove di un suo spettacolo a New York, sono state rovinate da una notizia di carattere giudiziario non proprio delle migliori...
Brignano è stato iscritto sul registro degli indagati della procura di Roma per la frode fiscale, come anticipato da Il Messaggero. Stando alla documentazione che gli è stata notificata dal gip di Roma, Riccardo Amoroso, Brignano vedrebbe il suo nome iscritto insieme a quello di altre venti persone. Alcune di queste in passato si sarebbero servite di società inesistenti, ossia prive di sede legale, amministrativa e operativa, per produrre documentazione fiscale falsa.

E' stata la procura di Civitavecchia che ha iniziato l'indagine. Dopo aver scoperto il giro di false fatturazioni, ha poi mandato gli atti a Roma per competenza. Enrico era nell’elenco dei clienti di queste due società: la Business Solution srl, con sede a Roma in via Copenaghen, e la Evergreen srl, di via Gregoriana 38, quella che sarebbe stata utilizzata dall'attore.
Tutto potrebbe risolversi in un inutile polverone. La Evergreen, che aveva cercato Brignano a dicembre del 2007, come scrive Il Messaggero, "svolgeva attività commerciale nel settore dello spettacolo accompagnando attori e cantanti con autisti, organizzando l’ufficio stampa e altre attività come la fornitura di abiti di scena, la cura dell’immagine e i servizi fotografici. Per eludere il fisco non dichiarava alcun incasso, pur emettendo regolari fatture per essere pagata dagli artisti che le conferivano gli incarichi professionali. Questo avvenne anche con Brignano, che accettò una proposta per la fornitura di una serie di servizi per tre mesi, per un totale di 97mila euro. Brignano ricevette le fatture della Evergreen e le pagò con regolari bonifici bancari, attraverso la sua filiale della banca Fideuram, dunque in maniera assolutamente trasparente. Ma copia di quelle fatture furono trovate negli archivi della società durante le successive perquisizioni".
Proprio per il modus operandi, pare proprio che una serie di persone siano state iscritte sul registro degli indagati senza avere colpe reali e che nei prossimi giorni i malcapitati diventino 'parte lesa' del procedimento. Intanto, per cautelarsi, Brignano, tramite il suo legale, Antonio Civitelli, depositerà una denuncia cautelativa in procura in cui vuole chiarire tutta la vicenda, dato che non è mai stato convocato per raccontare la sua versione dei fatti.