Amy Winehouse, l'esito della seconda autopsia

La seconda autopsia ha confermato che Amy Winehouse è morta il 23 luglio 2011 a causa di un consumo eccessivo di alcol. L'inchiesta è stata riaperta dopo la scoperta che il medico legale Suzanne Greenaway non aveva i requisiti adatti. Ma Shirley Radcliffe della St. Pancras Coroner Court di Londra è giunta alle stesse conclusioni fatte dalla collega nel 2011.

La dottoressa ha spiegato che la Winehouse soffriva di dipendenza da alcol da parecchi anni ed era seguita da diversi medici. Nel luglio del 2011, si era sottoposta a quasi due settimane di astinenza, per poi ricominciare a bere pochissimi giorni prima del decesso. Le analisi tossicologiche hanno rivelato un livello di alcol talmente alto da essere fatale a chiunque. La CNN ha fornito ulteriori dettagli: il tasso alcolemico era di 416 milligrammi per 100 millilitri di sangue. Il livello considerato letale è di 350 milligrammi per 100 millilitri di sangue. Il patologo non ha trovato tracce di compresse nello stomaco di Amy Winehouse e lo stato dei suoi organi era integro.