Arisa, il disgusto per tutto è finito

Arisa è una donna tutta nuova. La voce, quella, l'ha sempre avuta. A 29 anni sul palco dell'Ariston ha cantato "La notte", in cui racconta la fine dell'amore con il compagno Giuseppe Anastasi, è arrivata seconda, ma il suo brano è il più scaricato si iTunes. "Quello che conta è che mi sono rivista e non ho cambiato canale", spiega la cantante, all'anagrafe Rosalba Pippa, a Vanity Fair. Prima, se appariva la sua immagine in tv, faceva 'click': "Non mi piaceva quello che vedevo".

Rotonda, buffa, evanescente, la Arisa di prima era nata "da un paio di occhiali comprati per 214 euro, che erano, e sono, tanti soldi". Poi è arrivata la trasformazione: "Dopo Malamorenò ho avuto il disgusto un po’ di tutto. Mi vedevo brutta, grassa, la mia storia stava finendo. Ho iniziato a tagliarmi i capelli, sempre più corti, e a dimagrire. Prima pesavo 72 chili, mangiavo solo pasta, pane, pizza. Sempre applicando la legge dell’attrazione, penso intensamente che quello che sto mangiando non mi farà ingrassare". La sua esistenza con i chili in meno è migliorata: "Da magra ti stanno bene anche le cose che costano niente, ti entrano anche i maglioni stretti e infeltriti. Però gli uomini adesso mi guardano in certi modi, e io non so che cosa vogliono. Scoparmi, lo so, ma io non voglio. Io per fare l’amore ho bisogno di tempo: mi devo abituare all’odore. Una botta e via mi è successo, ma sono state cose tristi. Non solo dopo, anche durante".

Da 'bruttina' non aveva complessi: "Perché pensavo che, se piacevo a Giuseppe, allora andava bene. Il mondo è pieno di uomini che ti dicono “mi vai bene così come sei” solo per non sentire che ti lagni. Ma non è vero: se sei grassa, a disagio con te, non ti piaci e non piaci a lui". Oggi ha la sua verità: se un uomo ti dice "'sei bella sempre' è una bugia".