Beyoncé si schiera con Meghan Markle: 'Grazie per il tuo coraggio’

Non accenna a diminuire l’attenzione mediatica sull’intervista che Meghan Markle e il Principe Harry hanno rilasciato ad Oprah Winfrey e che dalla scorsa domenica sera ha terremotato la monarchia inglese, gettandola nella crisi più nera degli ultimi decenni. L’ex attrice americana ha infatti aperto uno squarcio sulla realtà tossica della vita a corte, dove intrighi, veleni e astio sembrano essere pane quotidiano.

Beyoncé si schiera con Meghan Markle: 'Grazie per il tuo coraggio’
Meghan Markle, 39 anni, ha aperto uno squarcio sulla realtà degli intrighi di Palazzo all'interno della monarchia inglese

Ora sulla vicenda è voluta intervenire un’altra regina, “Queen Beyoncé”, come la diva della musica viene chiamata dai suoi sostenitori. La 39enne, che ha conosciuto personalmente Harry e Meghan nel 2019 (si incontrarono alla premiere del film ‘Il Re Leone’ e l’artista ruppe anche il protocollo abbracciando la Duchessa), ha ringraziato la Markle per aver dimostrato grande coraggio. “Grazie Meghan per il tuo coraggio e la tua leadership. Siamo tutti più forti grazie a te. Ci hai ispirati”, ha scritto Beyoncé sul suo sito internet.

Beyonce, 39 anni, si è schierata completamente dalla parte di Meghan, lodando il suo coraggio per aver fronteggiato un'istituzione potentissima come la monarchia
Beyonce, 39 anni, si è schierata completamente dalla parte di Meghan, lodando il suo coraggio per aver fronteggiato da sola un'istituzione potentissima come la monarchia

Intanto nelle ultime ore la stessa regina Elisabetta è stata costretta a intervenire pubblicamente per cercare di placare le critiche che stanno piovendo addosso all’istituzione monarchica da tutto il mondo. Le accuse di razzismo mosse nei confronti della corona dallo stesso nipote Harry (che ha raccontato come prima della nascita del figlio Archie a Palazzo ci fosse una certa preoccupazione sul fatto che potesse avere la pelle un po’ scura, essendo la madre per metà afroamericana) potrebbero aver minato per sempre la credibilità di Buckingham Palace soprattutto nel Commonwealth, dove la maggioranza della popolazione non è bianca.

Qualcuno ha colto anche l'occasione per ricordare come, a proposito del cosiddetto Commonwealth, la stessa monarchia sia sempre stata il simbolo del sanguinoso colonialismo britannico, che tanti morti ha fatto in giro per il mondo e che ha ridotto centinaia di milioni di persone (per lo più di colore) in schiavitù. La ricchezza più che essere "comune" (Commonwealth significa letteralmente "ricchezza comune") sembra essere sempre transitata in un'unica direzione: dalle colonie (come India e Sud Africa, depredate delle loro risorse) verso Londra... Siamo sicuri che nel terzo millennio ci sia la volontà di celebrare quest'istituzione soprattutto da parte di chi per così tanto tempo è stato sfruttato e oppresso?