Carlo Conti e le polemiche sul cachet per Sanremo 2017: 'Amareggiato'

Carlo Conti è amareggiato. Le polemiche per il cachet di 650mila euro che percepirà per Sanremo 2017 gli hanno fatto male. Lo dice senza mezze misure in due interviste, rilasciate a Oggi e a Chi nei numeri in edicola.

"Sono amareggiato perché si parla senza sapere, per supposizioni", spiega Carlo Conti a Oggi.  E continua: "I miei Festival hanno fatto guadagnare, visto che la pubblicità ripaga ampiamente tutti i costi, e hanno prodotto utili importanti. Non lo dico io, ma le cifre ufficiali (quelle sì che sono vere) rese note dalla Rai". "Amare il prossimo - sottolinea ancora - è per me un comandamento importante che cerco di mettere in pratica ogni giorno".

Carlo Conti replica alle polemiche sul cachet di 650mila euro che percepirà per Sanremo 2017

Le polemiche sul cachet di Carlo Conti per Sanremo 2017 sono state feroci nei giorni scorsi e non si placano. Il conduttore toscano 55enne ribatte: "E' più bello aiutare gli altri senza farlo sapere, senza sbandierarlo per farsi belli. Avevo già programmato di destinare una somma importante alle popolazioni colpite dal terremoto e volevo tenerlo per me, ma purtroppo queste polemiche assurde mi costringono a renderlo pubblico".

Chiamato in causa anche da Chi in merito alle polemiche sul cachet per Sanremo 2017, Conti ripete gli stessi concetti: "Mi dispiace molto. Comprendo il sentimento che parte da un disagio che c’è nella società, ma bisognerebbe sapere i fatti. Se quello che devolvo in beneficenza lo devo rendere pubblico per farmi bello allora perderebbe di quella forza che parte da un comandamento: 'Ama il prossimo tuo'".

"Se voglio fare qualcosa di importante per gli altri mi sento più ricco se non lo faccio sapere. Ho sempre pensato di dover restituire la grandissima fortuna che ho avuto nella vita e nel lavoro - afferma Carlo Conti - Quello che mi dispiace è l’attacco personale, gratuito, senza sapere le cifre, senza sapere che negli ultimi due anni il Festival ha prodotto ricchezza per la Rai, senza sapere che molti programmi si ripagano con la pubblicità non attingendo minimamente al canone anzi portando utili importanti".