Chiara Danese, dal Ruby gate a Miss Italia

Non ci vuole pensare a Berlusconi Chiara Danese, approdata a Montecatini per Miss Italia: "Qui quella storia non me la sono portata dietro, non è una storia che mi piace particolarmente. Spero non mi danneggi, perché voglio essere giudicata come tutte le altre ragazze", fa sapere.

Miss Valle D'Aosta (accederà direttamente alle finali del 9 e 10 settembre), insieme ad Ambra Battilana, è stata ascoltata dai magistrati milanesi nell'ambito del processo Ruby bis. Chiara si è costituita parte civile nel procedimento a carico dell'ex Primo Ministro, Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora. "Baciavano il pene della statuetta di Priapo e simulavano rapporti orali, io e Ambra eravamo scioccate". Ha raccontato durante la sua testimonianza. Ora si apre un altro capitolo: "Miss Italia". In realtà, per lei è il secondo tentativo, ha già partecipato due anni fa senza però vincere. Stavolta andrà meglio? Di sicuro, il suo arrivo al concorso sta già facendo parlare.

La Danese, insieme alle altre aspiranti reginette, ha preso parte all'incontro con Tara Gandhi e di questa esperienza racconta: "Mi piace l'argomento di questa edizione del concorso, mi sono piaciute molto le parole della nipote di Gandhi e mi ripropongo di trasmettere il suo messaggio".