Chiara Iezzi, sposata in gran segreto con Meir Cohen

Quarantadue anni lei, cinquantadue lui e dalla scorsa estate moglie e marito.Chiara Iezzi si è sposata in gran segreto con l'ex rabbino Meir Cohen, a cui è legata da moltissimo tempo. La cantante, ora una delle concorrenti del talent show "The Voice of Italy" nel team di J-Ax, ha confessato i fiori d'arancio a Vanity Fair.

Chiara Iezzi e Meir Cohen si sono sposati a Cipro in gran segreto il 7 agosto scorso

Chiara Iezzi ha rivelato di essersi sposata in gran segreto al settimanale. Intervistata, sul sì ha detto: "A Cipro, il 7 di agosto scorso, in gran segreto. Ho le foto fatte con l’iPhone, orrende. Non c’era nessuno, solo l’officiante greco e due testimoni, presi a caso. Meir è un cohen, un ortodosso, e come tale si può sposare solo con donne ebree dalla nascita. La nostra storia risulta fuori dalle righe, e lui ci soffre. Però... Ci siam sposati".
Chiara, l'ex bionda del duo Paola & Chiara, oggi è diventata mora, un'artista solista e soprattutto una donna sposata con l'adorato compagno, Meir Cohen, anche se in gran segreto, un segreto ora rivelato e perciò non più tale...

L'artista 42enne ora è in cerca della sua dimesione da solista a The Voice nel team di J-Ax

Le sue nozze sono arrivate nel 2014, quelle della sorella Paola Iezzi con il fotografo Paolo Santambrogio, invece, come spifferato dalla diretta interessata, invece, dovrebbero arrivare ora, nel 2015. "Ma quello non so se è vero! Quando l’ho letto mi sono detta “mah!” - ha spiegato Chiara Iezzi al giornale - Lei a me non lo dice, mentre io gliel’ho scritto: “Paola, mi vado a sposare. Non mi ha risposto per due giorni, sono rimasta malissimo. Poi mi è arrivato il messaggio: “Ti faccio tanti auguri"".

Meir è un ortodosso, e come tale potrebbe sposare solo donne ebree dalla nascita. Eppure è andato all'altare con Chiara

Sulla separazione proprio da Paola e le vite ora separate, Chiara a chiarito: "Abbiamo lavorato 17 anni insieme, ci chiamavamo 500 volte al giorno, abbiamo condiviso organi, sangue, testa, pelle: qualsiasi cosa che accadesse non c’era modo che l’altra non lo sapesse. Può immaginare quanto, per noi, possa essere “una liberazione essere libere”. E non perché non ci vogliamo bene, ma perché ognuna desidera capire che cosa può fare senza l’altra. Lasciandoci ci siamo volute bene in due".