Chiara scartata pure a "X Factor"

Quest'anno, quando si è presentata ai provini, i giudici sono rimasti a bocca aperta di fronte alla sua bravura. Eppure solo un anno fa, Chiara Galiazzo, vincitrice dell'ultima edizione di "X Factor", veniva scartata pure dal talent di Sky. Lo rivela la stessa cantante durante un'intervista rilasciata a Vanity Fair.

"Quest’anno ho preso il numero e sono andata a casa. Non volevo neanche presentarmi, ero stufa di prenderla nel sedere. Perché non era la prima volta che tentavo: nel 2008 mi avevano scartato ad Amici, e l’anno scorso mi hanno bocciato anche ai casting di X Factor. Ma da casa mi dicevano: 'Vai, al massimo ti dicono di no, tanto sei abituata'. Alla fine sono andata, ed eccomi qui", racconta la 26enne. Eppure dalla finalissima di venerdì scorso n'è uscita con una vittoria schiacciante: ha trionfato con ben 718 mila voti contro gli appena 244 di Ics, secondo classificato. Ma come si spiega Chiara di avercela fatta ora e non prima, quando pure nel 2008 Maria De Filippi non le aprì le porte della scuola più famosa d'Italia? "Non lo so. Essere presi a un talent è soprattutto una questione di fortuna", risponde.

L'anno scorso al provino di "X Factor" aveva presentato "Sittin’ On the Dock Of the Bay", di Otis Redding. Forse a influire il suo look: "Sono andata in pantaloni e maglione, magari non li ho colpiti", dichiara la Galiazzo. Ma anche quest'anno il cappottino scelto per i casting non è stata una mossa studiata ad'arte: "Macché: l’ho trovato nell’armadio di mia nonna e me lo sono messo perché faceva freddo". Nel suo futuro spera di diventare: "Una cantante che dice cose intelligenti con una bella musica sotto". Le sue star della musica preferite sono: "Mina su tutti. Antony and the Johnsons, Florence and the Machine, Lady Gaga". E proprio il suo mito, Mina, della Galiazzo su Vanity ha scritto: "Chiara, la tua freschezza, il tuo candore, la tua classe, la tua inconsapevolezza ti porteranno lontano. Hai un’aura, una presenza scenica preterintenzionalmente potente. Grande dono. È una durlindana naturale che ti mette subito tra coloro che non hanno bisogno di fare i salti mortali per 'esserci'. Ti ho riconosciuto subito, già ai primi test. Non è merito mio, ma tuo. Io sapevo che avresti vinto. Tu no. E anche questo è un dono. La mancanza di spavalderia, di presupposizione è merce rara, in questo ambiente. Nel 'rutilante mondo delle sette note' per un po’ ti divertirai. Poi non so. Ma non pensarci adesso. Benvenuta, Chiara".