E' stata Charlene White, giornalista ed anchorwoman del canale britannico ITN, a mandare online lo scatto che in poco tempo ha fatto il giro del mondo. Nella foto postata sul social, con tanto di cinguettio in cui si annuncia che il numero di aprile della celebre rivista di moda Marie Claire conterrà un servizio fotografico di Cindy Crawford, nel quale le immagini della famosissima top model non saranno in alcun modo ritoccate, c'è proprio Cindy Crawford, immortalata in reggiseno e slip neri, con sopra una pelliccia sintetica portata aperta, che appare 'nature'. L'immagine non è stata 'trasformata' con Photoshop. E senza Photoshop la quasi 49enne (spegnerà le candeline il prossimo 20 febbraio), sogno proibiti di parecchie generazioni, non è certo 'perfetta', come sempre l'abbiamo ammirata finora...
Senza Photoshop Cindy Crawford ha l'addome rilasciato, la pelle è molle e leggermente aggrinzita. Sono visibili pure alcune smagliature. Anche l'epidermide delle gambe rispecchia l'età anagrafica della modella, che comunque conserva un fascino assolutamente invidiabile. Lo scatto appartiene a un servizio fotografico realizzato nel 2013 per l'edizione di Marie Claire destinata al mercato del Messico e dell'America Latina.
E' stato proprio il giornale a spiegare che non si trattava di un 'click' nuovo. "Non importa da dove venga la foto", hanno fatto sapere dalla rivista. E hanno aggiunto: "E' un'illuminazione: abbiamo sempre saputo quanto fosse splendida la Crawford, ma vederla in questo modo ce la fa soltanto amare di più". Un pensiero bellissimo, anche se poi è legittimo chiedersi perché all'epoca l'immagine uscì sul giornale ritoccata. Ma si sa, molte volte si cede alla voglia di perfezione: è umano.
Ed è altrettanto umana Cindy Crawford, alla soglia dei 50, senza Phoshop non perfetta come tutti credevano. Ma ugualmente bella. E forse proprio così che la Cindy che tutti amano riesce a dare alla sua Kaia Jordan, nata dal matrimonio con Rande Gerber, gli insegnamenti giusti, come confessato da lei stessa. "Provo a dare a mia figlia valori positivi senza focalizzarmi su pensieri quali ‘Sembro grassa?’, ‘Posso mangiare questo o quest’altro?’ Se usciamo per goderci un gelato non me ne privo: non voglio che arrivi a pensare che prendersi cura di se stessi voglia dire affamarsi”.
E va bene così. Perché i ritocchini aiutano, ma senza Photoshop diventa tutto reale. e se non si è perfetta esteticamente, lo si diventa dentro, sicuramente un po' di più.