''Questa bestia mi ha dato un cazzotto'': Federico Fashion Style aggredito nella business class di un treno alta velocità finisce al pronto soccorso

  • Il 34enne vittima di uno sconosciuto omofobo: “Quel signore mi gridava: ‘Fai schifo’”
  • Dopo aver denunciato tutto sul social, l’hair stylist racconta tutto al Corriere della Sera

E’ stato vittima di un’aggressione omofoba. Federico Fashion Style è stato aggredito nella business class di un treno alta velocità ed è finito al pronto soccorso. Il 34enne ha denunciato il brutto episodio sul social, al Corriere della Sera, il giorno seguente all’accaduto, racconta tutto. Quella bestia mi ha dato un cazzotto, sottolinea provato.

''Questa bestia mi ha dato un cazzotto'': Federico Fashion Style aggredito nella business class di un treno alta velocità finisce al pronto soccorso

Ieri, giovedì 18 aprile, era su un treno diretto a Napoli, direttamente da Milano: si spostava per raggiungere uno dei suoi sei saloni presenti in Italia. Nelle storie su Instagram, postate direttamente dall’ospedale a Colleferro, in provincia di Roma, dove è stato costretto ad andare, l’hair stylist ha scritto: “Preso a schiaffi e pugni in faccia su un treno Italo davanti agli occhi di tutti. Essere insultato, denigrato e aggredito per l’orientamento sessuale è vergognoso. Vi prego smettetela di chiamare la gente fr... L’omosessualità non è una malattia”.

Contattato dal quotidiano, Federico dice di essere ancora scosso: “Ho passato la notte sotto controllo. Psicologicamente, sto molto male.

“Ho preso il treno Italo a Milano Centrale, alle 6.15, diretto a Napoli; alle 11 il treno si è fermato per un guasto all’altezza di Anagni. Io, che ero chiuso nel salotto che avevo prenotato, sono uscito per chiedere informazioni alle operatrici di bordo: il ritardo aveva superato gli 80 minuti e avevo le clienti in attesa nel mio salone di Napoli che avrei dovuto avvisare. E mi sono accorto che un signore, di mezza età, distinto, che viaggiava in classe business, mi stava riprendendo con il telefonino, senza la mia autorizzazione, racconta.

Il 34enne vittima di uno sconosciuto omofobo: “Quel signore mi gridava: ‘Fai schifo’”

Lauri si è diretto dal passeggero chiedendogli di eliminare il video: “Ma lui ha negato e ha iniziato a inveire con parole pesanti nei miei confronti: ‘Fai schifo, guardati allo specchio, sei un cog…’. Il tutto è accaduto sotto gli occhi delle operatrici. A quel punto, ho chiesto che venisse chiamato il capotreno, che è arrivato immediatamente. Il signore ha continuato a negare, mi ha apostrofato chiamandomi ‘pagliaccio’. E, siccome non la smetteva, ho chiesto l’intervento della polizia. Allora che mi ha detto: ‘Vai a sederti, frocio di m…’”.

“Gli ho risposto che si deve vergognare perché avrei potuto essere suo figlio oppure suo figlio potrebbe, un giorno, confessargli di essere omosessuale. Sono passati due secondi: mi è saltato addosso, sferrandomi un pugno sul volto e prendendomi a schiaffi. Nella baraonda è uscito perfino il macchinista. Sono state chiamate le forze dell’ordine e l’ambulanza che mi ha portato al pronto soccorso di Colleferro, rivela il parrucchiere.

L'ambulanza lo ha portato all'ospedale di Colleferro, in provincia di Roma

Denuncerà l’uomo, ha testimoni e le registrazioni delle telecamere a suo favore. Federico è andato in ospedale, il referto parla chiaro: “La botta fortissima al volto mi ha provocato un trauma cranio facciale, guaribile in 15 giorni. Il trauma psicologico è devastante: anni fa mi rapinarono in corso Como, a Milano. Mi rubarono il Rolex, aggredendomi. Ma non è paragonabile alla violenza delle parole che ho subìto ieri”.

Invita tutti a denunciare. Il volto di Real Time conclude: Questa bestia mi ha dato un cazzotto, ma se avesse avuto un coltello mi avrebbe accoltellato. Il rischio è uscire di casa e non rientrare più. L’omofobia è la malattia, non l’omosessualità. Loro si devono curare”.