GF3: pareti di vetro, stanze rosse e sauna trasparente

La terza edizione di "Grande Fratello", che dovrebbe partire il 30 gennaio sulle reti Mediaset, continua a far discutere. Questa volta al centro della polemica è la scelta operata dalla scenografa del programma, Trixie Zitwosky, già ideatrice della casa di "Grande Fratello" 1 e 2 e dell'accademia di "Operazione Trionfo". Secondo indiscrezioni sembra, infatti, che la geniale Trixie questa volta abbia deciso di costruire l'appartamento/bunker di Cinecittà con le pareti di vetro, in questo modo si dovrebbe accentuare e portare ad un limite estremo l'istinto vouyeristico che alberga in ogni essere umano con i concorrenti che, oltre ad essere costantemente spiati dalle telecamere, potranno spiarsi l'un l'altro.

Per rendere ancora più piccante il tutto, però, la scenografa più chiacchierata del momento ha deciso di creare anche uno spazio dove i futuri inquilini potrebbero incontrarsi per, magari, scambiarsi tenere effusioni o appassionate dichiarazioni d'amore: la cosiddetta "stanza rossa", unica donatrice di privacy nei tre mesi di prigionia. Ed è proprio sull'ideazione di questo luogo "di perdizione" che il direttore di Canale 5, Giovanni Modina, ha avuto da ridire, non condividendo la scelta della Endemol Italia, anzi , ritenendola del tutto fuori luogo.

Le sue dichiarazioni hanno scatenato un vero e proprio vespaio tra i vertici Mediaset e hanno messo a repentaglio la messa in onda del reality show. Modina, tra l'altro, ha espresso opinioni precise anche sui concorrenti (10, 12 o forse 14) che potrebbero occupare tra breve la casa più famosa d'Italia: "No ad un gruppo composto da individui troppo eccentrici, perchè dopo la iniziale curiosità finirebbero per stufare. L'interesse non durerebbe 100 giorni, a danno dell'ascolto. La forza di "Grande Fratello" è nell'identificazione. Il pubblico deve potersi identificare nei concorrenti. Se sono troppo eccentrici non va bene". Il direttore ha cercato di spiegare anche le perplessità legate alla scelta di un inquilino gay, altro punto che lo vede in disaccordo con i dirigenti della Endemol Italia: "Se è stato scelto soltanto perchè omosessuale, non va bene. Se, invece, è stato scelto per altre caratteristiche, allora non c'è problema. Insomma, non va bene che una persona venga scelta solo per le sue preferenze sessuali".