Preoccupazione per Gianluca Vialli, il tumore lo costringe a fermarsi: ''Spero sia una cosa temporanea''

  • L’ex calciatore 58enne deve combattere ancora contro il cancro al pancreas
  • E’ dal 2017 che lo sportivo lotta senza tregua per sconfiggere l’’intruso’

Sui social l’hashtag #ForzaGianluca è trend topic: tutti si stringono intorno a Gianluca Vialli. C’è grande preoccupazione per il campione, ex calciatore 58enne della Sampdoria, della Juve e della Nazionale: il tumore lo costringe a fermarsi. Lo sportivo lo fa sapere con un messaggio vocale. Spero sia una cosa temporanea, sottolinea. Se lo augurano tutti. E’ dal 2017 che lotta senza tregua contro il cancro al pancreas, la battaglia non è finita, anzi, si fa più dura.

Preoccupazione per Gianluca Vialli, il tumore lo costringe a fermarsi: ''Spero sia una cosa temporanea''

Le parole di Vialli riempiono di tristezza e angoscia. “Al termine di una lunga e difficoltosa trattativa con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri, confessa Gianluca,  capo delegazione della Nazionale. La Figc non può che accettate la sua scelta assai dolorosa.

L’obiettivo è utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia in modo da essere in grado, al più presto, di affrontare nuove avventure e condividerle con voi”, sottolinea ancora Gianluca Vialli, che ha scelto di rendere pubblica la sua decisione. Ha deciso di isolarsi e avere accanto solo i suoi famigliari, la moglie Cathryn White Cooper, sposata nel 2003, e le due figlie, Olivia e Sofia.

L’ex calciatore 58enne deve combattere ancora contro il cancro al pancreas

A marzo 2022 ad Alessandro Cattelan in “Una semplice domanda”, il docu-show di Netflix, a proposito della sua malattia, aveva detto: Io ho paura di morire, eh. Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Però mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. L’ansia di non poter portare a termine tutte le cose che voglio fare, il fatto di essere super eccitato da tutti i progetti che ho, è una cosa per cui mi sento molto fortunato. Cerco di non perdere tempo, di dire ai miei genitori che gli voglio bene. E mi sono reso conto che non vale più la pena di perdere tempo e fare delle stron*ate. Fai le cose che ti piacciono e di cui sei appassionato, per il resto non c’è tempo”. 

L’ex bomber aveva aggiunto: “La malattia non è esclusivamente sofferenza: ci sono momenti bellissimi. La vita (e non l’ho detto io ma lo condivido in pieno) è fatta per il 20 per cento da quello che ti succede ma per l’80 per cento dal modo in cui tu reagisci a quello che accade. E la malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, essere anche un’opportunità. Non dico al punto di essere grato nei confronti del cancro, eh… Spero di vivere il più a lungo possibile, però mi sento molto più fragile di prima”.