Jovanotti intervistato da Sette ha parlato del suo trasloco a New York. E' rimasto nella Grande Mela insieme alla moglie Francesca Valiani per permettere alla figlia Teresa di frequentare il liceo negli Stati Uniti.
Il cantante ha raccontato che trasferirsi a New York è stato semplice, perché "è una città che ha talmente formato il nostro immaginario che hai sempre l'impressione di esserci stato e di tornarci. Lo choc culturale è stato quello di passarci del tempo. Molto tempo". Jovanotti vive con la famiglia nella Grande Mela da due anni: "Non ho l'idea di abitarci - ha spiegato - Sono partito per un anno perché dovevo fare dei concerti e questo periodo coincideva con il primo anno di liceo di mia figlia. Aveva fatto elementari e medie a Cortona e con mia moglie abbiamo pensato: beh, potrebbe essere formativo, per lei, vivere un anno a New York, la iscriviamo alla scuola italiana, le regaliamo la padronanza dell'inglese e poi torniamo indietro...".
Ma le cose non sono andate così, sono trascorsi due anni e Jovanotti con la sua famiglia vive ancora a New York. Ha deciso di far finire a Teresa il liceo nella Grande Mela: "L'università sarebbe meglio se la facesse in Europa - ha però affermato il cantante - Non so se vorrei che vivesse in America. E' una società dura. Spietata. Poi, certo, se hai un bel progetto scientifico ti danno tanti soldi che da altre parti te li sogni. Ma sulle amicizie, i rapporti umani...". Lorenzo Cherubini, insomma, sogna per la figlia un futuro lontano dagli Stati Uniti. Lui in America ha fatto parecchie cose, ma è un Paese talmente grande, ha spiegato, "che puoi fare concerti con migliaia di persone senza che nessuno lo sappia. E' talmente frammentata...".
A Teresa piacciono le canzoni che Lorenzo ha scritto quando lei non era ancora nata: "Per quest'ultimo disco (Lorenzo 2015 CC, ndr) è venuta in studio, ha seguito la registrazione...", ha rivelato il cantante. "Ho provato a farle fare il violino da piccola, perché aveva scelto lei. Era anche bravina. Ma far suonare il violino, oggi, a un bambino occidentale... la disciplina...". Intanto la figlia sta completando gli studi a New York e a lui manca l'Italia, soprattutto, ha detto, ha nostalgia di suo padre. Con il papà ha sempre avuto un buon rapporto, anche quando si scontravano: "E' cambiato molto dopo la morte di mio fratello Umberto, caduto con l'aereo nel 2007. E' diventato più affettuoso. Più emotivo. Ha cercato di recuperare. Ci è riuscito".
