Kate in topless: è scontro Windsor-Berlusconi

Le foto in topless di Kate Middleton, non solo hanno fatto tremare e infuriare la Royal Family britannica, ma hanno provocato uno scontro tra i Windsor e Silvio Berlusconi, sì, perché la rivista francese Closer, quella che ha fatto lo scoop pubblicando per prima gli scatti, appartiene al gruppo Mondadori, lo stesso di Chi, uscito stamani in edizione straordinaria e dedicando 26 pagine alle immagini in questione.
Kate e il Pricipe William sono immediatamente passati al contrattacco, intentando causa al giornale per ' grave violazione della privacy'. L'udienza è fissata per oggi, ore 18, a Nanterre, vicino Parigi. L'intento non è quello di chiedere soldi per danni, ma uno solo: il divieto di ripubblicare le foto e vietare la vendita degli stessi ad altri, Rete compresa. Poi passeranno all'Italia, così anticipa The Indipendent.
Finora, dopo Closer e Chi, è stato anche l'irlandese Daily Star a mettere nero su bianco la principessa 'nuda'. Si vuole cercare di salvare il salvabile, ma i reali sono davvero furiosi. Con Chi il dente è avvelenato da tempo: il settimanale fu l'unico a pubblicare la foto di Lady Diana morente, un'immagine che per anni gli altri giornali si rifiutarono di mandare in stampa...
"Non hanno nulla di scioccante, mostrano una giovane donna a seno nudo che prende il sole, come se ne vedono tante altre su innumerevoli riviste", ha detto in difesa del servizio la direttrice di Closer, Laurence Pieau. Il polverone, però, sembra inarrestabile.
A scendere in campo anche Marina Berlusconi, presidente di Mondadori, con una dura lettera inviata al direttore di Repubblica, Ezio Mauro, in risposta a un articolo velenoso a firma Francesco Merlo che commentava la scelta di far uscire gli scatti. "La Mondadori si è limitata a fare il suo mestiere e mio padre si occupa di politica, e ha altro cui pensare che a un servizio fotografico". Per Marina tutto ciò è solo "antiberlusconismo fazioso e ossessivo". "Che cosa avrebbe dovuto fare mio padre? - ha aggiunto - Per rispetto della privacy della duchessa e badando solo ai propri interessi di politico, avrebbe dovuto calpestare l'autonomia editoriale della Mondadori?".

Eppure si dice che esistano altre foto, molto più intime e proibite di quelle in edicola e forse a St James’s Palace c'è tutto questo allarmismo proprio per questa ragione...
Certo della scelta fatta Alfonso Signorini, direttore di Chi, che non teme ripercussioni anche in tribunale: "Sono convinto di quello che ho fatto e sono ben contento di dedicare un’edizione speciale di Chi a questo scoop, perché di questo si tratta - ha spiegato - Innanzi tutto se non riconoscessi il giusto valore a uno scoop sarebbe meglio che andassi a vendere carciofi al mercato. In secondo luogo, in ottemperanza alla legge, le immagini non ledono la dignità della persona e non sono in alcun modo morbose o pruriginose, a differenza di quelle del principe Harry pubblicate dai giornali inglesi. In terzo luogo, sono state realizzate su una terrazza, in un luogo pubblico, in ottemperanza alla legge sulla privacy". E ha precisato: "Vorrei rispondere a chi dice che avrei avvisato Berlusconi, cioè chiesto il permesso di pubblicare le foto: questa è “fanta-editoria”. E Berlusconi ha altro cui pensare che non Kate Middleton. Due anni fa ho pubblicato le foto in topless del mio editore, Marina Berlusconi. Non mi pare di aver avuto problemi a farlo".

Intanto William e Kate stanno proseguendo il loro viaggio in Asia per il Giubileo di Diamante della regina Elisabetta II. Ieri sono arrivati nelle Isole Salomone, accolti da una folla festante. Sorridono davanti ai flash, ma sembra che il principe abbia detto ai suoi collaboratori più stretti: "Non permetterò che mia moglie soffra come mia madre". Dai suoi legali vuole anche che chiedano di avviare un procedimento penale contro il fotografo autore delle foto. Non finirà qui.