E' rinchiuso nel cercere di Opera dal 20 giugno scorso e, pur avendo patteggiato la pena a 4 anni e 3 mesi, vi rimarrà. Niente domiciliari per Lele Mora. Elisabetta Mayer, gup di Milano, ha respinto la richiesta presentata dai legali dell'agente dei vip perché esiste il reale pericolo di fuga e reiterazione del reato. Parere contrario era arrivato pure dai pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci.
Proprio lunedì scorso Mora era riuscito a patteggiare la pena per la bancarotta. E' accusato di aver sottratto 8,5 milioni di euro dalle casse societarie della LM Management. I difensori dell'ex parrucchiere di Bagnolo Po avevano chiesto al gup che gli fossero accordati gli arresti domiciliari: per loro non esistevano più le esigenze cautelari dopo il patteggiamento. Tra l'altro il talent scout non godrebbe di ottima salute, essendo anche dimagrito di oltre trenta chilogrammi. I pm si erano subito opposti, adducendo come motivo il pericolo di fuga e di reiterazione del reato. Secondo loro, Mora avrebbe fatto sparire soldi all'estero. Il denaro non è mai stato trovato, malgrado le rogatorie avviate in Svizzera. Il giudice Mayer ieri ha confermato il carcere, come già aveva fatto il Riesame nel settembre scorso, ma solo in fase di indagine. I legali di Lele Mora, però, ora faranno nuovamente ricorso al Tribunale del Riesame, portando a loro sostegno "un'intercettazione tra Fedele Gentile e Emilio Fede nella quale Fede chiedeva a Gentile 'Ma Mora non puo' scappare?' e lui rispondeva 'Non gli passa nemmeno per la testa di scappare'", come ha chiarito l'avvocato Giuliante. Se non riusciranno nel loro intento, l'agente dovrà rimanere a Opera per ancora 7 mesi prima di arrivare sotto i 3 anni di pena residua, che gli permetterebbero di avere l'affidamento in prova ai servizi sociali.
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