Leonardo DiCaprio ce l'ha fatta, finalmente! Tutti o quasi facevano il tifo per lui e stavolta l'Academy l'ha premiato. Per il divo 41enne, dopo ben 6 nomination, è arrivato l'Oscar 2016 come Migliore attore per "The Revenant".
L'Oscar 2016 è di Leonardo DiCaprio. "The Revenant", il film che l'ha visto protagonista, centra una prestigiosa tripla: per il secondo anno consecutivo Alejandro G. Inarritu vince per la Migliore regia, mentre il direttore della fotografia Emmanuel Lubezki fa addirittura tris, dopo "Gravity" e "Birdman" di Cuaron. Miglior film, invece, è stato eletto "Il caso Spotlight", ma è solo un dettaglio. Tutti gli occhi del mondo erano puntati su Leo e il biondo ha fatto centro. Stavolta nessuna delusione per lui, quello che, come per maledizione, non vinceva mai e finiva sempre per veder affondare, come fosse il Titanic, la sua candidatura.
Emozione, tanta, felicità e un discorso sensato, chiaro, di rigraziamento per avere finalmente tra le mani l'Oscar 2016 come Miglior attore. "Gli altri candidati erano tutti incredibili. Revenant è frutto di uno sforzo incredibile, ringrazio lo staff, la troupe, mio "fratello" Tom Hardy: questo premio è anche per te", ha detto. Rivolgendosi poi a Inarritu, Leonardo DiCaprio ha continuato;: "In questi ultimi due anni hai segnato la storia cinema". Un pensiero per i genitori: "Nulla sarebbe stato possibile senza di voi". E, sottolineando ancora una volta il suo impegno per la Terra, ha precisato: "Nel 2015 siamo dovuti andare fino al Polo Sud per trovare la neve. Il cambiamento climatico è la più grande minaccia dei nostri tempi e dobbiamo lavorare assieme per fermarla, e smetterla di posticipare. Non diamo per scontato questo pianeta, io non do per scontata questa serata".
Sul red carpet, prima, aveva sfilato con la sua amica di sempre, Kate Winslet, una breve passeggiata per la gioia dei fotografi. Leo è arrivato con mamma Irmelin, l'attrice con il marito Ned Rocknroll, ma hanno voluto regalare un sogno a chi li guardava. Ed è stato proprio a Kate che Leonardo DiCaprio, sceso dal palco con la statuetta in mano, ha donato il primo grande abbraccio, quello che sottolinea un feeling importante e duraturo, nato sul set di "Titanic" e continuato da sempre.
Oscar anche a Ennio Morricone, arrivato dopo quello nel 2007 alla carriera. Il Maestro 87enne lo ha dedicato alla moglie, accompagnato sul palco dal figlio Giovanni, che ha tradotto per lui il discorso di accettazione. "Ho dedicato l'Oscar a mia moglie Maria perché ha avuto molta pazienza a sopportare la mia assenza - ha detto all'Ansa - Sono stato molto assorbito dalla professione e quindi la lontananza dalla famiglia c'è stata negli anni più intensi della mia carriera. Non ero del tutto assente, questo no, ma qualche momento importante in famiglia, qualche passaggio nell'educazione dei miei figli, me lo sono perso. Ho avuto una bella vita, avventurosa, ma avevo l'impressione di perdermi qualcosa. Mia moglie però c'era, c'era sempre, e per questo dedico l'Oscar a lei. Per la sua pazienza". Anche per il compositore l'Oscar per la colonna sonora di "The Hateful Height" di Quentin Tarantino è arrivato alla sesta nomination. La prima candidatura era arrivata nel 1979 per "I giorni del cielo". Nell''86 era dato per favorito per "The Mission", ma perse. Successe la stessa cosa l'anno dopo per "Gli intoccabili". Poi ci fu "Bugsy" nel '92 e "Malena" di Tornatore, nove anni dopo.