Linda Batista è stata picchiata a Dubai. L’attrice 49enne, pestata a sangue sul volto, ha avuto bisogno di 45 punti sul viso. In collegamento con Eleonora Daniele, l’artista a Storie Italiane racconta cos’è successo.
Ha il volto tumefatto, Linda Batista è stata presa a botte per aver difeso un ragazzo gay vittima di un gruppo di omofobi. La Daniele mostra le immagini scioccanti in cui ha il viso completamente insanguinato e sfigurato. “Quando vedo queste immagini piango, sono orgogliosa. Ringrazio tutti i miei amici. E’ difficile raccontare, solo ora sono consapevole di quello che è accaduto”, dice tra le lacrime la Batista, conosciuta al grande pubblico per aver recitato in numerose fiction e soap di successo.
“Sono andata a cena con degli amici italiani e sono andata a una festa di compleanno, ero insieme a diverse persone insieme anche al ragazzo, una persona di una gentilezza ed educazione unica, che mi ha chiesto di non dire il suo nome, eravamo all'Armani Privè, uno dei posti più belli di Dubai - racconta Linda - A un certo punto sono arrivati dei ragazzi che hanno iniziato a guardare in modo provocatorio questo ragazzo, era una vera e propria aggressione omofoba, lo hanno spinto, e io non sono riuscita a rimanere in disparte e sono intervenuta”.
Linda Batista si è ritrovata in un istante a essere la vittima dell’aggressione: “Mi hanno spinto e mi hanno colpito alla testa con una bottiglia, a quel punto io ho perso i sensi e non ricordo nulla, ma chi era presente mi ha detto che una donna del gruppo ha continuato a picchiarmi anche mentre ero priva di sensi e mi ha colpito al volto con il tacco della scarpa”.
L’attrice si è svegliata in ospedale: ha avuto bisogno di ben 45 punti sul viso. La signora che l’ha picchiata è stata arrestata, ma immediatamente dopo rilasciata. Adesso sono in corso le indagini, a Dubai ci sono tantissime persone per l’Expo, lei, come altri italiani, stanno lavorando nel padiglione italiano. Le persone coinvolte nella rissa al momento non possono lasciare la famosa località degli Emirati Arabi Uniti. "Io resto qui anche perché sto finendo di lavorare”, spiega. E conclude: “Ringrazio il mio compagno per essermi stato vicino, così come ringrazio tutti gli amici che mi sono stati vicino, grazie a loro ho trovato la forza di reagire”.