Era fortemente nell'aria e puntualmente si è verificato. Il giudice Stephanie Sautner della Corte Superiore di Los Angeles ha revocato la libertà vigilata a Lindsay Lohan per non aver rispettato ciò che le era stato imposto ed essere stata estromessa dagli incarichi che le erano stati assegnati in un consultorio femminile, il Downtown Women's Center, come servizio sociale, proprio a causa delle molte assenze.
LiLo torna in cella. "C'è stata violazione dopo violazione", ha spiegato il giudice. Ha anche sottolineato come la Lohan possa avere rispettato l'altra prescrizione del tribunale di frequentare uno psicoterapeuta ogni settimana, dato che è stata in viaggio in Europa dal 9 settembre al 5 ottobre. E ha fissato a 100 mila dollari la cauzione per rimetterla in libertà, in attesa della nuova udienza prevista il prossimo 2 novembre.
In rete le voci sul suo comportamento poco idoneo si erano sparse da tempo. L'attrice si era difesa scrivendo sulla sua pagina di Twitter: "Sto lavorando sodo e rispettando i miei obblighi giorno dopo giorno, sia quelli che mi impone la corte che quelli che ho con me stessa. Se viaggio lo faccio solo per lavoro e con l'approvazione del tribunale, come ogni cosa che faccio quando esco dallo Stato della California". Evidentemente non era poi così vero...
"Abbiamo a che fare con qualcuno in libertà vigilata. La maggior parte delle persone in libertà vigilata non sempre fa le cose che gli vengono prescritte dal tribunale alla perfezione", ha detto l'avvocato della Lohan, Shawn Holley, per cercare di spezzare una lancia in suo favore. Ma ora Lindsay rischia fino a un anno e mezzo di carcere.
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