Marco Carta torna in tv dopo l’assoluzione con formula piena per non aver commesso il fatto dall’accusa di furto. A Live - Non è la D’Urso il cantante 34enne mostra la sua felicità per aver messo alle spalle un periodo molto difficile. Barbara D’Urso, sempre al suo fianco, lo accoglie con grande calore. L’artista racconta il dolore provato, poi ascolta con grande sorpresa il messaggio del fidanzato Sirio e si commuove.
“Sono passati un paio di mesi, sono stati mesi difficili. Ho sempre tenuto una maschera con un sorriso stampato in faccia per far stare tranquilli i miei familiari, ma non è stato facile. Sapevo di essere innocente”, sottolinea Marco Carta.
Sorride gioioso. Marco Carta, nonostante il pm, che aveva chiesto per lui otto mesi di reclusione, abbia impugnato la sentenza, sente di essere fuori da un incubo. La D’Urso lo fa emozionare. Gli parla di Sirio Filippo Campedelli, il suo fidanzato da circa tre anni. L’artista lo chiama affettuosamente ‘Ufi’. Arriva a sorpresa il suo messaggio e Marco riesce a stento a trattenere le lacrime.
“Una delle tue artiste preferite dice in un suo brano ‘Nel blu dei giorni tuoi più fragili, io ci sarò' e così per noi è stato. Ho capito quanto bisogno avevi di me fin da subito quel giorno e mi sono messo in marcia più di prima, mettendoti davanti a tutto senza neanche rifletterci un istante. Non abbiamo vissuto un periodo semplice, ma spero di essere stato all'altezza delle tue necessità”, gli dice il fidanzato Sirio nel suo lungo messaggio.
E aggiunge: “Spero di avere alleggerito i tuoi dolori, spero di averti sorretto come desideravi e spero di averti protetto come meritavi. In un lampo, però, tutto è cambiato con il peggiorare della malattia di papà e sei riuscito ad accantonare le tue preoccupazioni, perché ero io a quel punto ad avere bisogno di te e tu ci sei stato. Per questo oggi voglio dirti quanto sono felice, abbiamo superato ostacoli importanti, a volte anche cadendo ma non mollando mai. E siamo ancora qui, io, te e le nostre bambine (le loro due cagnoline, ndr). Grazie amore, ti amo. Il tuo Ufi”.
Marco Carta ha gli occhi lucidi. ”Lui è un amore. Suo padre è morto in questi mesi e io ho concentrato tutte le mie forze su di lui, nonostante ci fosse questo problema. Dedico questa sentenza a Sirio, alla mia famiglia e agli amici veri, che sono pochi", dice.
L’ex vincitore di Amici in merito al furto rimarca la sua completa estraneità ai fatti. Poi parla dell’odio degli haters. Si è rivolto alla polizia postale affinché siano puniti. “C'è stato un accanimento generale che mi ha fatto molto male. Oggi sto bene, sono sereno, però è stato brutto, soprattutto l'accanimento sui social. La polizia postale provvederà a punire tutti gli insulti razziali e xenofobi. Ho fatto gli screenshot, quindi è inutile andare adesso a cancellarli”, fa sapere. E conclude: “In Italia spesso ci piace credere più alle cattive cose che alle belle cose. E’ un Paese che punta facilmente il dito".