Marco Carta: 'Presto le nozze con Sirio, poi un figlio’

Marco Carta è pronto a fare il grande passo con il compagno Sirio. Il cantante, vincitore di ‘Amici’ nel 2008, vorrebbe sposarsi e lo farà quando le restrizioni dovute al Covid saranno solo un lontano ricordo. Poi c’è la voglia di diventare padre: anche un figlio è nei programmi. Il 36enne sardo lo ha spiegato intervistato dal settimanale ‘Vanity Fair’. Innanzitutto ha parlato del suo orientamento sessuale e del motivo che lo ha spinto a nasconderlo per tanti anni. “La mia identità è sempre stata a fuoco. Nei primi anni, però, trovo fosse difficile per una popstar – etichetta che viene apposta ad ogni giovane che si affacci alla musica – essere se stessa. Ero idolatrato da tutte le ragazzine d’Italia, mi chiedevo cosa sarebbe successo se avessi condiviso quel che avrei tanto voluto condividere”, ha fatto sapere.

Marco Carta: 'Presto le nozze con Sirio, poi un figlio’
Marco Carta, 36 anni, è pronto a sposarsi e avere un figlio

Ad un certo punto, soprattutto dopo aver iniziato a frequentare Sirio, le cose sono cambiate. “Mi faceva soffrire l’idea di dovermi nascondere, di non poter camminare mano nella mano con il mio fidanzato, con il quale a ottobre festeggio i sette anni d’amore. Non mi è mai interessato presentarmi al Muccassassina (noto locale notturno di Roma, ndr) urlando: ‘Sono gay’. Volevo solo vivere con normalità il mio rapporto”, ha aggiunto.

Dopo aver avuto diverse relazioni, oggi Marco ha trovato la persona giusta: “Sirio è molto riservato. Non si sente a suo agio davanti a riflettori e telecamere e, credo, non farebbe mai un servizio posato per un qualche giornale. Mi piace molto questo suo avere a cuore la privacy, perché in passato ho incontrato persone che ambivano alla notorietà. Sirio è diverso, perciò ha funzionato”.

Marco Carta insieme al fidanzato Sirio Campedelli
Marco Carta insieme al fidanzato Sirio Campedelli

Le nozze sono la conseguenza naturale di un rapporto che funziona molto bene: “Mi piacerebbe molto sposarmi, e di certo lo farò. Prima, però, vorrei si esaurisse l’emergenza sanitaria. Vorrei ricordarmi il giorno delle mie nozze per tutta la vita, festeggiare con gli amici e una serenità che sia vera e totalizzante”.

Infine il desiderio di paternità. Potrebbe realizzarsi sia con la gestazione per altri (un metodo molto comune in tanti paesi, come gli Stati Uniti, ed usato soprattutto dalle coppie etero), sia con l’adozione. Quest’ultima è però più difficile proprio nel nostro Paese. “Ci sono migliaia di bambini che crescono senza genitori, in orfanotrofi. Mi chiedo perché non dar loro due papà. Trovo uno spreco che delle creature così piccole siano lasciate marcire in posti senza amore”, ha detto Marco. “Io sono cresciuto senza un padre, e mia madre è morta che avevo dieci anni. Sono andato a vivere con i miei nonni, allora, e non mi è mai mancato l’amore. In istituto, ti danno da mangiare, ti danno da bere. Non ti danno amore. L’amore non si compra”, ha concluso.