Milla Jovovich, Alice nel paese degli zombie

Racoon City è contaminata dal virus letale creato dall'Umbrella Corporation. Gli zombie diventano sempre più numerosi e infettano i pochi sani rimasti. Il corpo d'élite dei Special Tactics and Rescue Services (S.T.A.R.S.) cerca di aiutare le popolazione, ma è tutto inutile. In uno scenario spaventoso arriva lei, Alice: si risveglia dal coma e scopre pian piano che il suo peggior incubo è diventato realtà.
Milla Jovovich ritorna nel sequel attesissimo di "Resident Evil", "Resident Evil: The Apocalypse", scritto da Paul W.S. Anderson, diretto da Alexander Witt e distribuito dalla Columbia TriStar Films Italia.

"Sono convinto che un sequel per avere successo non so può limitare a riutilizzare lo stesso stampo del primo film - dice Anderson - Quando mi sono imbarcato in quest'impresa, sapevo che la pellicola doveva essere più grandiosa, più avvincente. Milla è la chiave di volta di questo film. senza di lei non si sarebbe neanche stato un seguito. Il lungometraggio è stato scritto per lei: ogni azione e ogni battuta del dialogo sono stati pensati avendo in mente Milla".

"Alice è sopravvissuta all'esperienza orrenda dell'Alveare e ne è emersa come un personaggio molto più incisivo - spiega Milla Jovovich - Ho lavorato molto per il ruolo. Sono una guerriera, amo le arti marziali. Mi piace molto la sensazione di potenza che mi danno. Ho decisamente talento per usare le armi. Forse è il mio retaggio jugoslavo. Sono sempre pronta per la battaglia: è quella pazzesca vena barbarica che riaffiora dagli abissi del mio DNA".

Per vestire i panni di Alice, Milla ha passato ore ad allenarsi nella capoerira, un'arte marziale brasiliana. Ha anche fatto un training per imparare a far roteare le armi da fuoco con il bravissimo Phil Spangenberger, già maestro di Will Smith e Mel Gibson.

Perfetto per gli amanti del videogame, spettacolare per chi ama i survivol horror, "Resident Evil: The Apocalypse" sarà in tutti i cinema da stasera, venerdì 5 novembre. Gli zombie stanno arrivando...

Foto: Columbia