'Mission' fa flop

E’ andata in onda la prima puntata di “Mission”, il programma di Raiuno realizzato in collaborazione con l’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ed Interos. Lo “show umanitario” non però ha riscosso il consenso del pubblico totalizzando appena 2.165.000. Il docu-reality è stato surclassato dalla fiction di Canale 5 “Le tre rose di Eva 2”, seguita da 5.445.000 spettatori.

Ancor prima che iniziasse, “Mission” è finito nel vortice delle polemiche. Sono partite ben due petizioni online per non farlo andare in onda. Dalla Rai hanno dichiarato: “Non parlate di reality, per carità perché si tratta di un racconto per immagini dell'esperienza vissuta dalle celebrities. Attraverso i loro occhi si farà luce sulle realtà di assistenza nelle missioni umanitarie arrivando ad un pubblico vasto e contribuendo ad una straordinaria campagna di sensibilizzazione su temi internazionali troppo spesso relegati in spazi di informazione solo in occasione di calamità”. Poi il silenzio, per alcuni mesi, fino a nuove discussioni a poche ore dal debutto, come le dichiarazioni di Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza Rai: Vogliamo chiarezza totale su tutto, anche sugli occhiali griffati che indossa Paola Barale: c'è un accordo commerciale dietro? E se non c'è, perché nessuno ha chiesto a questi signori di evitare di indossare capi di abbigliamento e accessori con firme riconoscibili, fosse anche solo per buon gusto, visto che vanno a visitare luoghi di sofferenza e grande povertà”. “Leone ha invocato la riservatezza sui costi con la solita scusa della concorrenza. Ma se si tratta di rimborsi spese, come lui ha detto, questa scusa non tiene. Per rimborso spese si intende il costo del viaggio, vitto e alloggio e niente di più. Se invece il rimborso spese è una copertura per compensi consistenti, non va bene”, ha poi aggiunto, come riporta L’Espresso.

Per non parlare della proposta delle consigliere di amministrazione Rai Luisa Todini e Benedetta Tobagi che hanno scritto: “Non entriamo nel merito di una trasmissione che ancora non abbiamo visto. Tuttavia, vogliamo rilanciare pubblicamente una proposta, da noi già presentata il 18 ottobre all'intero consiglio d'amministrazione e al direttore generale della Rai: chiediamo di nuovo, formalmente, che i partecipanti vip al programma individuati dalla rete non percepiscano alcuna diaria giornaliera, a parte il rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio. Se non fosse possibile (per via di contratti già conclusi), chiediamo che la diaria, o altre forme di compenso, vengano devolute interamente in beneficenza ai campi profughi visitati”.

Tra i partecipanti, Al Bano che, durante la prima puntata, è arrivato in Giordania accompagnato dalle figlie Romina Jr e Cristel Carrisi. Emanuele Filiberto e Paola Barale, invece, saranno protagonisti della seconda puntata, location il Congo. Cesare Bocci e Lorena Bianchetti sono andati in Ecuador. Michele Cucuzza e Barbara De Rossi in Sud Sudan.