Nicole Bonamino fa coming out

A 22 anni è la prima sportiva italiana che fa coming out. Nicole Bonamino, portiere della Nazionale Italiana di hockey in-line è lesbica. Lo ha fatto sapere al mondo in una intervista a Lezpop: "Perché se non siamo noi a cambiare le cose, le cose potrebbero non cambiare mai".

Nicole Bonamino è la prima atleta italiana a fare apertamente coming out

Nicole gioca nelle Gatte Nere Piacenza e è stata eletta Miglior portiere femminile italiano in-line 2011/2012 e 2012/2013. Ha già partecipato con la Nazionale femminile a due campionati mondiali e la sua disciplina potrebbe esser inserita alla prossima Olimpiade a Rio De Janeiro 2016. Finora gli atleti che hanno apertamente dichiarato la propria omosessualità in Italia sono pochi. "Penso sia per paura. Certo, alcuni rischi ci sono ad essere dichiarati. Perché finché giochi con la tua squadra non ci sono problemi, ma quando arrivi in Nazionale è un po’ diverso. Ad un mondiale rappresenti l’Italia e se a qualcuno non piace il tuo orientamento sessuale potresti essere fuori dalla squadra - ha spiegato - Al mio team non mi sono mai dichiarata apertamente. Non hanno avuto mai la conferma ufficiale, ma è una cosa che si sapeva".

Per Nicole l'orientamento sessuale non dovrebbe essere un tema di discussione, mai

Nessun uomo, per la Bonamino un motivo c'è: "L’orientamento sessuale non cambia niente per un atleta e non dovrebbe nemmeno essere un tema di discussione. Ma in ambiente sportivo l’omofobia c’è: respiri un clima di tensione, tanti pensano che sia meglio non dire niente. Invece non c’è niente da nascondere: io non voglio farlo".

Negli Usa Michael Sam è il primo canpione nel football a dichiararsi gay

Negli Usa, invece, è arrivato il primo coming out nel football, quello di Michael Sam, afro-americano di 24 anni. Il campione ha rotto il tabù in un'intervista al New York Times. Stella della squadra dell'Università del Missouri, sarà il primo giocatore apertamente omosessuale a giocare nella Nation Football League nella prossima stagione. Una famiglia disagiata alle spalle, tre fratelli morti, ha ottenuto la laurea ed è orgoglioso del suo status: "Non ho paura di quel che sono". I suoi compagni lo sapevano e lo hanno sostenuto. Per Michael è tutto normale: "Non dovrebbe essere così rilevante. Io sono un laureato, un giocatore di football, un afroamericano, e sono gay".