Paolo Bonolis: ''Mia figlia Silvia? Non ho armi per affrontare quel che è successo''

  • Parla della 19enne che ha causa di un'ipossia appena nata ha subito danni motori e cerebrali
  • Il conduttore sulla Bruganelli: "Non mi dispiace che si sia trasferita perché…"

Paolo Bonolis in una lunga intervista al Corriere della Sera parla anche della terzogenita Silvia, 19 anni, la prima figlia avuta dalla moglie Sonia Bruganelli, sposata nel 2022. La ragazza, nata con un grave problema cardiaco, è stata operata ma un’ipossia durante l'intervento le ha compromesso parte delle capacità motorie e cerebrali. Per lei il percorso di cresciuta è stato in salita. Il conduttore confessa: Non ho armi per affrontare quel che è successo”.

Paolo Bonolis: ''Mia figlia Silvia? Non ho armi per affrontare quel che è successo''

Quando gli si domanda se lui preghi, il 61enne replica: “Io certo che prego. Ma non prego Dio, parlo con le persone che non ci sono più, mi rivolgo a loro salutandole ogni volta che vado a letto e ringraziandole per quello che mi hanno dato. La Chiesa, invece, è un’istituzione che si frappone tra chi ha bisogno di credere e la suddetta necessità. Dio non c’entra né come soluzione né come problema”. 

Bonolis poi chiarisce: “Scusi, qui parlo per l’esperienza di mia figlia. Comunque, sono piccole rabbie che uno conserva. E aggiunge: “Se me lo chiede, le dico che non sono felice di questa cosa. Sono felicissimo di Silvia, felicissimo di come è sempre allegra, le voglio un bene dell’anima, mi diverte, è piena di energia. Però quello che è successo è successo, e come disse il Marchese del Grillo: potrò essere ancora un po’ incaz*ato per ‘sto fatto? Mi fa rabbia perché non ho armi per affrontarlo se non l’accettazione e l’amore. Però a me fa male. Tutto qua”.

Il conduttore 61enne con la moglie, Sonia Bruganelli, 48 anni e i tre figli avuti dalla produttrice: Silvia, 19 anni, Davide, 18, e Adele, 15 anni il prossimo 17 dicembre

Paolo, padre anche di Stefano e Martina, nati dal matrimonio con Diane Zoeller, e Davide e Adele, avuti sempre dalla Bruganelli, sulla scelta della produttrice 48enne di trasferirsi nella casa attigua a quella in cui abitava con il marito, appena acquistata e collegata tramite una porta all’altro appartamento, rivela:Non mi dispiace perché è quello che desidera e quando vuoi bene a una persona, imporle qualcosa che non desidera è una pura cattiveria. Non è certamente il mio percorso, ma essendo il suo corrisponde in piccola parte a quello che avevo detto prima: è una specie di testamento biologico in vita. Va bene, ci sta, anche perché poi stiamo parlando di una differenza di 40 metri”.