- Alberto Angela ha fatto un discorso toccante alla camera ardente del genitore
- Al suo fianco mamma Margherita e la sorella Christine, poi il sindaco Gualtieri
Grande folla in Campidoglio a Roma per l’apertura della camera ardente di Piero Angela. Suo figlio Alberto ha fatto un discorso molto toccante, rivelando anche come ha reagito il genitore quando ha saputo che non gli era rimasto molto da vivere. Il 60enne davanti ad amici e parenti commossi, in primis sua madre Margherita e sua sorella Christine, ha raccontato: “In questi ultimi giorni mi ha insegnato a non avere paura della morte, la più grande di ogni essere umano. Mai sconfortato o triste, mai addolorato. Ha attraversato quest’ultimo periodo con razionalità e piedi per terra”.
“Quando ha saputo che ormai era arrivato il suo tempo, ha fatto un calcolo a spanne di quello che gli rimaneva. Quindi ha fatto le trasmissioni di SuperQuark che state vedendo in onda, un altro ciclo che ha preparato, ha fatto un disco jazz”, ha aggiunto Alberto. “Aveva una forza incredibile, ha fatto il discorso ai familiari e a voi e dopo 24 ore se ne è andato”, ha poi concluso.
Dopo le sue parole, forti gli applausi dei presenti, tra cui il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri del Partito Democratico.
Sul viso di Alberto e dei suoi familiari è scesa qualche lacrima. Così come le guance di tante persone comuni accorse per dare un ultimo saluto al divulgatore scientifico più famoso d’Italia sono state bagnate dal dolore per la sua scomparsa.
Piero Angela è morto lo scorso 13 agosto a 93 anni. Non si conosce la causa esatta del decesso, ma molti ipotizzano una lunga malattia. Questa ipotesi è stata ora confermata dalle parole dello stesso Alberto.
