Il Principe Harry contro la matrigna Camilla: ''Era la cattiva, era una donna pericolosa''

  • Il Duca 38enne ha parlato con il programma americano ’60 minutes’
  • Ha raccontato che quella che oggi è la Regina Consorte era la ‘cattiva’ e anche che era pericolosa

Il Principe Harry alla vigilia della pubblicazione del suo libro ‘Spare’ ha rilasciato un’intervista al programma tv americano ‘60 minutes’. Al giornalista Anderson Cooper ha spiegato che Camilla Parker Bowles, che oggi è la moglie di suo padre Carlo ed è diventata Regina Consorte, era “la cattiva” e che era anche pericolosa. “Lei era la cattiva. Lei era il terzo incomodo (nel matrimonio tra suo padre e sua madre, ndr)… Doveva riabilitare la sua immagine”, ha spiegato.

Il Principe Harry, 38 anni, nell'intervista rilasciata a '60 minutes'

Il conduttore gli ha allora chiesto: “Nel libro hai scritto: ‘Volevo che Camilla fosse felice. Forse sarebbe stata meno pericolosa essendo felice’. Perché era pericolosa?”. Harry ha replicato: “Per via del bisogno che aveva di riabilitare la sua immagine. Questo la rendeva pericolosa per i legami che aveva creato con la stampa britannica. C’era volontà da entrambi i lati di scambiare informazioni. E in una famiglia costruita sulla gerarchia, con lei destinata a diventare Regina Consorte, ci sarebbero state persone che sarebbero finite male per questo motivo”.

Camilla Parker Bowles, 75 anni, insieme a Carlo: i due oggi sono Re e Regina Consorte

“Se come membro della famiglia sei portato a credere che essere sulle prime pagine dei giornali e avere titoli positivi, notizie positive sul tuo conto, renderà migliore la tua reputazione e aumenterà le possibilità di essere accettato come monarca dall’opinione pubblica britannica, beh farai di tutto per ottenerlo”, ha aggiunto.

Quando gli è stato invece chiesto perché lui e il fratello William non volevano che il padre sposasse Camilla, ha risposto: “Non pensavamo che fosse necessario. Pensavano che avrebbe fatto più male che bene e che se comunque lui stava con questa persona… sarebbe stato abbastanza. Perché fare quel passo se non è necessario? Volevamo che fosse felice. E lo vedevamo felice con lei. Quindi all’epoca andava bene così”.