Remo Nicolini e Claudia Losito sono diventati genitori del piccolo Gabriel. La cosa non è certo passata inosservata visto che il parto è stato scrupolosamente documentato dalle telecamere di "Pomeriggio Cinque", il programma condotto da Barbara D'Urso. La diretta di mercoledì pomeriggio, però, ha destato non poche polemiche: pare che la presenza di cameramen e operatori tv abbia mandato in tilt l'Ospedale Santo Spirito di Roma dove si è consumato il lieto evento.
La nascita di Gabriel avrebbe, suo malgrado, portato non pochi disagi: è stato disposto il divieto di parcheggio per scooter e moto consentito ai dipendenti dell'ospedale, mentre i furgoni tv erano posizionati all'interno dell'azienda ospedaliera per consentire la diretta. E' stato anche proibito ai pazienti di passeggiare nel cortile e si sono avute difficoltà nel passare da un reparto all'altro. Le riprese, con la relativa invasione di campo delle telecamere, sono state autorizzate dalla Direzione Sanitaria del Santo Spirito che ha negato i disagi e ha così replicato: "Sono sorpresa dal rumore provocato da alcuni organi di informazione relativamente al parto in diretta tv avvenuto ieri e trasmesso dall’emittente televisiva Canale 5 del gruppo Mediaset". Ha dichiarato la dottoressa Maria Sabia, direttore generale dell'ASL Roma E.
"Sentita la Direzione Sanitaria Aziendale e quella del Polo Ospedaliero – ha spiegato sempre la Sabia - non risulta che il parto in questione abbia turbato l’ambiente ed impedito agli operatori le normali attività dell’Ospedale. Faccio presente, invece, che la diretta tv, che nasce da una richiesta della produzione televisiva figlia dell’alta qualità del reparto di Ostetricia e Ginecologia (il numero di nascite nell’ultimo anno è quasi raddoppiato, passando da 500 a 960), ha avuto solo il merito di far conoscere a tante famiglie la qualità dei servizi erogati dal S. Spirito e complessivamente dall’ASL Roma E. Gli effetti positivi di tale iniziativa, realizzata senza alcuna finalità di lucro, non sono tardati. Pochi minuti dopo la diretta, il centralino dell’Azienda è stato subissato di telefonate di donne interessate al percorso nascita attivato nell’Ospedale".
"Mi dispiace - ha concluso la Sabia – che qualcuno stia tentando di strumentalizzare un fatto che invece dimostra quanto mai l’Ospedale S. Spirito, attraverso il suo personale specializzato, rappresenti un esempio di sanità pubblica all’insegna dell’eccellenza, nel rispetto dei programmi attuati dalla Presidenza della Regione Lazio".
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