Rihanna: 'Odio le feste'

Partygirl per eccellenza, non ama le feste: Rihanna stupisce ancora e rivela in un’intervista rilasciata durate il talk-show “Alan Carr: Chatty Man”, che l’essere una festaiola, il passare da un locale a un altro, non è propriamente il suo stile di vita ideale. Non si direbbe, vista la sua immagine di ragazza sfrenata sempre intenta a divertirsi.

“Io sono come un copia fasulla di una rock-star. Non faccio letteralmente nulla. Mi vergogno di dire come stanno realmente le cose. Sono diventata noiosa, odio le feste! Non so se è perché c’è sempre la stessa musica ogni sera... Non lo so. Forse abbiamo bisogno di un po’ più di dj”. Nel frattempo la pop-star aspetta di ricevere un risarcimento di quasi un milione e cinquecento mila euro dopo aver vinto la causa contro la catena britannica di abbigliamento Topshop. Rihanna ha citato in giudizio l’Arcadia Group dopo che una maglietta con stampata sopra la sua faccia è stata venduta senza il suo consenso. Durante l’ultima udienza del processo, il giudice Justice Briss ha determinato che fosse “giusto ed equo” concedere alla cantante un’ingiunzione permanente contro un’ulteriore produzione di magliette. Gli avvocati di Rihanna hanno stimato i danni per una cifra pari a 919.000 sterline, ma il giudice, inaspettatamente, ha ordinato anche una multa da 200.000 da pagare entro 14 giorni. Il tribunale ha stabilito che la t-shirt non ufficiale danneggerebbe la stella della musica, oltre che per i suoi affari e per la linea di moda che ha lanciato insieme il marchio rivale di Topshop River Island, anche la sua reputzione come icona di stile.