La morte di Carla Fracci, che si è spenta a 84 anni nella mattinata di giovedì 27 maggio a Milano, dopo una lunga lotta contro un tumore, ha colpito molti. Chi sta affrontando un grande dolore è sicuramente Roberto Bolle, forse il nome più famoso della danza italiana proprio dopo quello della Fracci. Il ballerino 46enne ha parlato del lutto con ‘Il Corriere della Sera’. “Non avrei mai fatto quello che ho fatto nella mia carriera se Carla Fracci non avesse aperto le strade prima di me. Io più di altri le sono grato. La sua perdita è un grande dolore”, ha spiegato.
“Era un riferimento per me, da sempre. Anche io sono cresciuto conoscendo Carla Fracci e considerandola, già da bambino, una delle più grandi interpreti e ballerine. Ha rappresentato la danza italiana nel mondo: nessun altro nome era conosciuto e riconosciuto come il suo”, ha continuato Roberto.
La prima collaborazione con la Fracci fu per Bolle, in Giappone, un momento di grande tensione e anche paura. “Io terrorizzato, più ancora che per il mio debutto nel ruolo, per il fatto di dover ballare con l’icona della danza come lei. Avevo un timore reverenziale unito all’agitazione all’idea di sbagliare qualcosa: non tanto i miei passi, ma piuttosto non tenerla bene, non sostenerla abbastanza...”, ha raccontato.
“Mancherà tanto a me e alla danza italiana”, ha quindi concluso.