Non le è andato proprio giù di essere stata esclusa dai riflettori. Sabrina Ferilli è tagliente su Chi per non essere volata a Los Angeles. "Il vestito era straordinario, i gioielli pure. Diciamo però che alla Notte degli Oscar non c’ero io con tutta quella robba addosso", ha detto caustica l'attrice.
Tra le protagoniste di "La grande bellezza", il film che ha riportato l'Oscar in Italia (per leggere l'articolo clicca qui), Sabrina non è volata negli Usa. Ai candidati nel Dolby Theatre erano state assegnate quattro poltrone. Su quelle sedie, oltre a Paolo Sorrentino, il protagonista Toni Servillo e il produttore del film, Nicola Giuliano, ci si è seduta la moglie del regista, Daniela D’Antonio. Dietro di loro, posti obbligati per il presidente di Medusa (distributore del film in Italia), Carlo Rossella, e per l’ad Giampaolo Letta.
"Questo è un Paese di talenti e non di squadre - si è sfogata la Ferilli - A livello individuale sparigliamo e sbaragliamo, ma è nel discorso organizzativo che manchiamo. Non sappiamo ottimizzare niente, sviluppare il valore delle cose. Se lo si guarda nella prospettiva degli eventi, “La grande bellezza” non l’hanno amplificato, l’hanno detonato. Ed era un evento unico: erano 15 anni che non vincevamo un Oscar, questo è demoralizzante". E ha aggiunto: "Di non essere stata lì, di non aver fatto il red carpet mi dispiace, e molto. Lo dico non soltanto per me, ma anche perché l’immagine che si ricorda nel tempo della “Notte degli Oscar” è quella delle foto delle attrici che solcano il tappeto rosso in abiti favolosi. Come si dice: “E’ la materia di cui sono fatti i sogni”. Senza è come se mancasse qualcosa. E poi, per quanto possa essere ottimista, dubito che la cosa possa verificarsi nuovamente per me e, soprattutto, a breve. A me non è mai riuscita l’incoronazione: sono stata capace di lavorare tanto, di fare tanto, ma alla fine la cerimonia mi è sempre sfuggita. Se mi sono ritrovata “regina” è perché qualcuno me l’ha riferito mentre stavo a casa, in camerino, al bar o persino alla toilette. Ma mai nessuno per via ufficiale".
Poi l'ennesima battuta tagliente: "Sapete cosa vi dico? La salita mia è un passo alla volta e io ho ancora un bel po’ di anni davanti. A Hollywood io prima o poi ci vado. Dovesse pure essere per il remake di “A spasso con Daisy”".