Alba Parietti e Selvaggia Lucarelli si confrontano a Milano. Lo scontro tra la showgirl 59enne e la giornalista 46enne per le liti durante Ballando con le stelle nel 2017, poi proseguite sui social, va in scena ora nell’aula di tribunale davanti al giudice. Le due si sono querelate per diffamazione, ieri, 17 giugno, si sono presentate per alcune dichiarazioni spontanee.
Alba Parietti non ha alcun problema. Deposita la sua testimonianza e racconta di essere stata attaccata violentemente dalla giornalista, che l’ha apostrofata con termini come "scialba Parietti” e “gatto morto in autostrada”. “La signora Lucarelli, dopo 40 anni di carriera, ha avuto il coraggio di dire che non ho mai lavorato e mi ha definito una donna sul viale del tramonto e, paragonandomi ad una collega che non è una collega, ha detto che sono pericolosa proprio perché sono in cerca di lavoro”, sottolinea.
La Parietti aggiunge: “Ben sapendo delle patologie di cui soffriva mia mamma, ha detto che dovevo farmi curare, che dovevo prendere delle goccine”. Racconta al giudice di essere stata presa in giro per i suoi look e i suoi atteggiamenti. E’ accaduto il giorno dopo l’eliminazione dal talent di Milly Carlucci, Selvaggia lo avrebbe fatto con un post su Facebook. Anche il fidanzato della giudice di Ballando, Lorenzo Biagiarelli, avrebbe contribuito a denigrarla.
“Sono conscia che nell'ultima puntata del programma ho perso la testa - ammette - Sono una signora di 60 anni lavoro da 40 anni. Fare televisione è il mio lavoro, lo affronto molto seriamente e merito rispetto, soprattutto in una situazione in cui stavo dando tutto”.
La Lucarelli replica. A sua volta al giudice puntualizza di essere stata “accusata di ogni nefandezza”. E prosegue: “Sono stata definita una calunniatrice, una mitomane, di essere pericolosa, di essere parte di un'associazione a delinquere con il mio fidanzato, da lei citato come se fosse un bullo di periferia”. Alba ha definito lei e Biagiarelli “la coppia dell’acido”.
La giornalista spiega perché ha deciso di querelare Alba: “Perché, anche fuori dal programma, venivo sommersa da messaggi sui social e interviste in cui mi riempiva di insulti". Tutto questo le ha causato problemi e dolore. “Ancora oggi, se si fanno ricerche sul web, si trovano ancora articoli dai titoli 'Selvaggia Lucarelli zecca, culona, infame'. Questo va pesantemente ad impattare sulla mia reputazione”, chiarisce.
"L'unico mio errore è stato scrivere un post indirizzato alla Parietti dicendo 'se continui cosi sembri Psyco’”, conclude Selvaggia.
Il giudice le ascolta attentamente entrambe, poi aggiorna l’udienza al prossimo 7 ottobre: in quella data ci sarà la discussione delle parti e, subito dopo, la lettura della sentenza.