''Mi diceva di non sorridere perché avevo denti brutti'': l'ex velina Shaila Gatta rivela l'incubo vissuto per 5 anni con un fidanzato violento

  • La 27enne, ex concorrente di Amici, ora è felicemente single da circa un anno, libera dall’amore tossico
  • “Gli uomini sono una palla al piede”, dice. Al momento non sogna neppure la maternità

Shaila Gatta, ex concorrente di Amici, ex velina di Striscia la Notizia, a Novella 2000 parla dell’amore tossico di cui è stata vittima. E’ felicemente single da un anno, ma ricorda l’esperienza passata e rivela l’incubo vissuto per 5 anni con un fidanzato violento. Mi diceva di non sorridere perché avevo i denti brutti, confida al settimanale.

''Mi diceva di non sorridere perché avevo denti brutti'': l'ex velina Shaila Gatta rivela l'incubo vissuto per 5 anni con un fidanzato violento

Gli uomini sono una palla al piede, nemici dell’evoluzione professionale ed esistenziale della propria donna”, precisa categorica la ragazza che sogna di condurre Sanremo. Quando le si domanda perché sia così netta, svela: Ho avuto un fidanzato che mi usò violenza fisica e morale. La maggior parte dei suoi discorsi era volta a svilirmi e a minare la mia femminilità, come quando mi diceva di non sorridere perché avevo ‘denti brutti’, o ancora che nella vita non avrei mai fatto strada”.

“Se guardo alla me stessa di allora mi vedo completamente monopolizzata dal cinismo di quel ragazzo, il quale decideva addirittura come avrei dovuto vestirmi. Colse in me delle fragilità e si impegnò a renderle sempre più grandi, finché non mi schiacciarono - aggiunge Shaila - Durò 5 anni, poi, grazie all’aiuto dei miei famigliari, venni fuori dalla relazione. Ma in me si innescarono dinamiche tali da spingermi verso legami altrettanto tossici. Non a quei livelli, ma comunque disfunzionali”.

La 27enne era molto giovane: ora è single da circa un anno e diffida del genere maschile a causa della brutta esperienza vissuta

Ora non pensa più a lui, ma Shaila continua ad avere diffidenza verso il genere maschile. Sogna un compagno che gioisca dei suoi successi, al punto da sentirsi a sua volta orgoglioso. Non desidera la maternità: “No, con i bambini ho un’autonomia di sopportazione che non supera l’ora complessiva. E poi mi sento ancora troppo figlia. Per adesso cerco di essere madre di me stessa e di ripetermi tutto ciò che una valida genitrice direbbe alla sua bimba. ‘Tu vali, non permettere a nessuno di sostenere il contrario’”.