Vittoria Schisano a Pomeriggio Cinque replica a Giovanni Scifoni. Intervistato da Davide Maggio in merito a "Squadra Antimafia 7" che lo vede fra i protagonisti, l'attore, interrogato, aveva parlato anche di Vittoria Schisano, attrice che ha terminato da un paio d’anni il suo percorso di transizione e relativo cambio di genere. “Ah, Vittoria Schisano, ex Giuseppe. Mah, si incontra tanta gente stramba, noi siamo un coacervo di umanità in questo gran pentolone che è il mondo degli attori. L’ho incontrato dopo tanti anni, gli ho detto “Oh, sei molto cambiato!”. E lui: “no, solo una botta di coerenza”".Giovanni Scifoni, poi, alla domanda sul perché Vittoria Schisano recitasse molto meno dopo essere diventata donna, ha risposto: “E’ un discorso di talento, di capacità, è più complesso. Credo sia molto complesso reinventarsi; può funzionare come exploit, come fatto di cronaca ma poi il mestiere è fatto di artigianato, di talento, di lavoro, di fatica. Il caso dopo un po’ finisce, le famose meteore degli anni ‘80“.
Vittoria Schisano, venuta a conoscenza dell'intervista, ha prima risposto a Giovanni Scifoni sul suo profilo su Facebook. Poi, invitata da Barbara D'Urso a Pomeriggio Cinque, ha deciso di dire la sua ancora una volta..
"Non so se abbiamo ascoltato Giovanni Scifoni o Al Pacino, però voglio dire a questa persona, che, al di là del talento di cui poi discuteremo, un personaggio pubblico deve fare attenzione a quello che dice perché quando quando c'è questa telecamerina che ci inquadra, entriamo nella casa degli italiani e bisogna dare il giusto messaggio. Quando questo signore parla di stramberie, che stramberie non sono perché non stiamo parlando di una scelta, ma semplicemente di un dato di fatto, probabilmente si tutela e si dà il diritto a delle persone di fare la risatina, di dire la battutina, non a me che oggi sono una donna e che comunque ho il mio carattere e sono una donna sicura, ma...", ha detto Vittoria Schisano in diretta a Pomeriggio Cinque. "Da poco sono aperte le scuole, se questo ragazzo dice: "Va beh, ma io ho detto una cosa così, tanto per dire, senza dargli importanza", probabilmente giustifica il ragazzino di 13 anni che chiama 'gay' nella migliore delle ipotesi il compagno di banco semplicemente perché ha i pantaloni rosa e ancora oggi vediamo ragazzini che vengono malmenati, vengono derisi e che nel caso più grave si uccidono - ha continuato la Schisano - Oggi purtroppo succede questo, quindi ricorderei all'attore Giovanni Scifoni, sottolineo attore ed eterosessuale, perché a quanto pare ci tiene molto a farlo sapere (forse avrà la coda di paglia, chissà...) che deve ricordarsi di dare i giusti messaggi, perché non basta avere un bel sorriso stampato in faccia, né tanto meno interpretare magistralmente un personaggio (forse si sta preparando per Hollywood, andrò io stessa a lezioni da lui)".
"Per quel che ho fatto io, non ho messo un paio di tacchi e il rossetto rosso per andare in televisione - ha sottolineato ancora Vittoria Schisano, rispondendo a Giovanni Scifoni - Io prima facevo l'attore, oggi faccio l'attrice. Se il signor Scifoni vuole, gli manderò un curriculum privatamente. Per ciò che riguarda il mio talento, lascerei parlare gli addetti al settore. Fino a quando ci saranno persone che mi batteranno le mani e mi vorranno, io sarà qui. Se poi il signor Scifoni dà fastidio che per dare un minimo di contenuto alle sue interviste gli facciano domande sul mio conto, mi dispiace, se ne faccia una ragione".
E ha poi chiosato: "Vorrei ricordare a Giovanni che a una donna che ha concluso il percorso di transizione - ma anche quando lo stavo ancora facendo - ci si rivolge al femminile, per una questione di tatto, di delicatezza, e anche proprio di cultura. Quando vorrà, io vado da lui a fare lezione di recitazione, lui viene da me a fare lezione di bon ton". Sempre in merito a Scifoni ha pure detto: "Ha già chiesto scusa, ha detto che lui stava 'cazzeggiando', io non credo si cazzeggi su queste cose... Posso dimostrare al signor Scifoni che gli attributi li ho ancora io!".