Cissy Houston: 'Bobbi Kristina ha riportato danni cerebrali irreversibili'

"Danni cerebrali irreversibili". Parole agghiaccianti pronunciate da Cissy Houston, la nonna di Bobbi Kristina, che danno un quadro ben diverso da quello delle ultime ore, dopo il messaggio di speranza lanciato sabato 18 aprile dal padre della ragazza, Bobby Brown, durante un concerto a Dallas. Il cantante infatti ha dichiarato: "Mia figlia si è svegliata e mi sta guardando".

Cissy Houston insieme alla nipote Bobbi Kristina

La madre di Whitney Houston ha parlato delle condizioni di salute di Bobbi Kristina attraverso un comunicato ufficiale inviato al magazine People e lo ha fatto dopo le dichiarazioni di Bobby Brown che, durante un concerto a Dallas, sabato 18 aprile, ha detto che la figlia era sveglia e stava guardando la sua performance. Parole che hanno lanciato un moto speranza, ma purtroppo la situazione, stando a quanto riportato da Cissy Houston, è drammatica: "Sono appena tornata da una visita a mia nipote Bobbi Kristina in ospedale, non è più in coma farmacologico ma le è stata fatta una tracheotomia. Secondo i medici ha riportato danni cerebrali irreversibili e non risponde agli stimoli".

La ragazza, 22 anni, avrebbre riportato danni cerebrali irreversibili 

"Incontrare i medici e capire che lei potrebbe rimanere in queste condizioni per tutta la vita, mi rattrista veramente", ha aggiunto Cissy Houston."In questo momento possiamo solo confidare in Dio per un miracolo. Pregate per noi", ha infine dichiarato la nonna di Bobbi Kristina.
La figlia di Whitney Houston si trova in una struttura per l'assistenza a lungo termine, la sua prognosi rimane ancora poco chiara. La ragazza è stata ricoverata lo scorso 31 gennaio dopo essere stata ritrovata priva di sensi nella vasca da bagno della sua casa in Georgia. Nel mese di febbraio, i medici hanno tentato di farla uscire dal coma farmacologico. Il tentativo però è fallito, perché Bobbi Kristina è stata colpita da delle violentissime crisi epilettiche. La nonna ora ha dato un quadro ancora più drammatico, parlando di danni cerebrali irreversibili