Tanto glamour e coppie da sballo sul red carpet, come quelle formate da Angelina Jolie, che ha catalizzato l'attenzione con il suo spacco vertiginoso (ma senza 'farfallina' in bella mostra...), e Brad Pitt, e da George Clooney e Stacy Keibler. Il resto è sembrato un film già visto. Agli Oscar 2012 ha trionfato, come ampiamente pronosticato da molti, "The Artist". La pellicola muta in bianco e nero, diretta da Michel Hazanavicius, ha conquistato cinque statuette, quelle più pesanti: miglior pellicola, miglior regia, miglior attore protagonista con Jean Dujardin (lasciando a bocca asciutta due mostri sacri come George Clooney e Brad Pitt), miglior colonna sonora e migliori costumi.
Migliore attrice protagonista Meryl Streep, al suo terzo riconoscimento dell'Academy Awards, per essere stata una Thatcher incredibile in "The Iron Lady". Per Woody Allen solo l'Oscar per la migliore sceneggiatura originale per "Midnight in Paris". L'accreditato "Hugo Cabret" di Martin Scorsese, che aveva ben undici nomination, ha sì conquistato cinque premi, solo tecnici però, anche se l'orgoglio italiano può essere ampiamente soddisfatto con Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo con l'Oscar per la migliore scenografia.
Migliore attore non protagonista, Christopher Plummer per "Beginners", migliore attrice non protagonista Octavia Spencer per "The Help". Il divertente "Rango" è stato giudicato il miglior film d'animazione, migliore canzone "Man or Muppet" di Bret McKenzie per "I Muppet".
Da sottolineare la prima vittoria di un film iraniano, "Una separazione" di Asghar Farhadi, tra le pellicole straniere.
La cerimonia, condotta da Billy Crystal, è andata avanti senza particolari intoppi. Bello il ricordo di Whitney Houston e Steve Jobs. E, dopo i titoli di coda, già si pensa all'edizione numero ottantacinque.