Antonio Ricci non le manda a dire. Il patron di ‘Striscia la Notizia’ stavolta ha attaccato a testa bassa Achille Lauro, che secondo lui non ha affatto vissuto una gioventù tra carcere e miseria, visto che a quanto pare suo padre è un magistrato di Cassazione con cui andava in vacanza a Cortina, costosissima cittadina sulle Dolomiti venete (ritrovo dei ricchi sia d’estate che d’inverno).
Parlando del 29enne in un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’, ha detto: “Non lo trovo sincero. Penso sia un ottimo prodotto di marketing, un perfetto indossatore per Gucci. Per fare il trapper raccontava nelle interviste di essere cresciuto nella miseria, tra droga e carcere. Appena arrivato al Festival di Sanremo, per allargare il suo pubblico, ha spacciato la sua canzone sulla droga Rolls Royce come se fosse la rilettura della Balilla di Giorgio Gaber”.
“Abbiamo avuto cantanti e poeti che hanno apertamente scritto opere sull’argomento droga, sinceramente e senza problemi. Lui, appena annusato l’odore del quattrino, si è genuflesso a Gigi Marzullo. Un vero ‘maledetto’ doc. È riuscito a sostenere che il suo album ‘Dio c’è’ sia una riflessione religiosa, quando invece è l’acronimo di DrogaInOfferta CostiEconomici. Ha ricevuto pure il plauso dell’Avvenire”, ha continuato Ricci riferendosi all’artista romano, il cui vero nome è Lauro De Marinis.
Il 69enne ha quindi concluso: “Quest’anno è venuto fuori che suo padre è un magistrato di Cassazione e che andavano in vacanza a Cortina. Non vorrei offendere, ma, secondo me, è assolutamente etero, fa finta di essere trisessuale, solo per essere più trendy”.