Carolina Marconi inizia la chemio. L’ex gieffina, operata lo scorso aprile per un tumore al seno, aggiorna i fan sul difficile percorso intrapreso per sconfiggere il cancro. Ieri, 3 giugno, si è sottoposta a una piccola operazione per mettere il picc-port, un catetere venoso, una cannula che dovrà tenere per tutti i 6 mesi in cui farà la chemioterapia per prevenire una recidiva del tumore.
La venezuelana sul social pubblica una foto in cui si fa vedere sorridente con il cerotto sul braccio: è il punto dove è stato inserito il picc-port. “Oggi il 3 giugno sarà x me una data importante: ho messo il picc-port, la cannula di 41 cm in vena che mi seguirà per tutto il mio percorso…secondo step raggiunto, visto che il primo era l’intervento”, racconta.
“Non vi nego che oggi avevo un po’ di fifa e terrore, purtroppo sono crollata a piangere davanti all’infermiere, sono umana nn un robot ..in questi casi piangere e’ uno sfogo, una liberazione, fa bene all’anima, paradossalmente ti senti più forte di prima”, confessa Carolina.
E svela: “Chiaramente non è stata una passeggiata, avevo paura di provare dolore ma invece è stato più facile di quanto pensassi…ho avvertito solo il puntino dell’anestesia e poi nulla…dopo 20 min avevano già fatto, sto bene, non ho fastidi ovviamente non posso fare determinati sforzi, sono stata brava (mi sussurravo) tanto da meritarmi un bel piatto di spaghetti al sugo”.
“Poco dopo sono uscita dal policlinico Gemelli più tranquilla, ho messo una bella bachata in macchina, sapete che mi piace ballare, e con il ritmo della musica è ritornato il sorriso, perché tutto passa nella vita e si combatte sempre a testa alta…", sottolinea ancora la Marconi.
Non perde il coraggio: vuole vincere la sua battaglia, in palio c’è la vita. “Ora continuo a fare i miei giretti di lavoro e dopo la spesa, stasera cucino e preparo anche la mia fantastica crostata…come se nn fosse successo nulla. Buona giornata e un beso grande”, fa sapere ai follower, che ringrazia commossa per tanti messaggi e il calore che le dimostrano.