- I due hanno appena festeggiato negli Usa otto anni di matrimonio
- La conduttrice 42enne non ha mai il timore di non essere all’altezza di Guido Maria Brera
Caterina Balivo ha appena festeggiato otto anni di matrimonio con Guido Maria Brera, 53 anni. La conduttrice 42enne, che, dopo l’estate su Tv8 e Rai Due, dal 12 settembre torna in tv su La7 con il game show Lingo - Parole in gioco, non ha mai il timore di non essere all’altezza del marito, genio della finanza e scrittore di successo. A Oggi confessa di non avere paura di perdere il marito e, sorridendo bonariamente, sottolinea: “Forse ho troppa autostima”.
L’anniversario di nozze l’ha celebrato a Boston per un motivo ben preciso: “In realtà non è stata una scelta, quando tu hai una famiglia numerosa e articolata, vivi di incastri. C’era il trasloco di suo figlio per l’università, siamo andati là per dargli una mano e abbiamo aggiunto tre giorni per noi”. Brera, che da Caterina ha avuto due figli, Guido Alberto, 10 anni, e Cora, 5, è anche padre di Roberto e Costanza, nati dalla sua precedente relazione.
La Balivo ora è già al lavoro, accanto nel suo quotidiano c’è Guido Maria, lei sente di essere assolutamente all’altezza del compagno: “Anch’io sono superiore alla media. Detto questo, credo che l’autostima conti tantissimo nella relazione di coppia. Io forse ne ho troppa, che dice? E’ un equo scambio. Credo anche che se uno è consapevole che i rapporti familiari assomigliano a una corda tesa che può sempre spezzarsi, ecco, allora il rapporto funziona”.
In passato Caterina Balivo aveva raccontato di essere gelosa e controllare ‘segretamente’ il cellulare di Brera. “Ora sono in una nuova fase: prima non gli dicevo nulla, poi lo avvertivo che stavo prendendo il cellulare e ora prendo il cellulare e basta. Non c’è neanche il codice, mio marito mi ha detto: ‘Così fai prima’”, confida. I due, dopo un periodo di crisi durante la pandemia, ora sono in perfetta sintonia e non pensano a un altro bebè: “Ora sono io che dico: ‘No, grazie’. Arrivati a un certo punto non bisogna sfidare gli equilibri raggiunti”.
