Claudia Galanti a “Seconda vita”, programma ideato e condotto da Gabriele Parpiglia in onda su Real Time ogni mercoledì in prima serata, racconta il dolore per la perdita della figlia Indila. La paraguaiana 38enne, che ora vive a Parigi con i figli Liam, 8 anni, e Tal 7, quando la piccola è deceduta a soli 9 mesi nel dicembre 2014 ha detto di no all’autopsia e ora si è resa conto di aver sbagliato.
“Quando Indila è deceduta, io ho detto no all’autopsia. Oggi ho capito di aver sbagliato. Qualcosa non mi è chiaro. Questo pensiero mi tormenta tutte le notti. Mi tormenta sempre”, spiega Claudia Galanti. Si è pentita di aver rifiutato l’autopsia per la figlia.
La sua esistenza è segnata dalla morte della bimba. “Io non vivo, ma sopravvivo. Il mio ex compagno (Arnaud Mimeran, ndr) è in carcere. In Francia non sono Claudia Galanti ma l’ex donna di un detenuto. Andare in giro significa abbassare lo sguardo per paura della gente”, racconta la showgirl.
“Ho vissuto prendendo farmaci ogni giorno. Anche sette, otto pillole. Ho pensato di diventare pazza. C’è stato un momento in cui non parlavo più. Poi la cucina per un po’ mi ha salvato e l’amore per i miei figli mi ha fatto alzare dal letto. Ma ricado, ricado ancora, sempre. Il pensiero, il colpo di Indila mi tormenta”, confessa ancora addolorata.