- Alfonso in un lungo editoriale su Chi parla del suo forte legame col Cavaliere
- Il 59enne addolorato sottolinea: “Ha mantenuto le sue promesse. Fino all’ultimo”
Alfonso Signorini in un lungo editoriale su Chi parla del forte legame avuto nel corso della sua vita con Silvio Berlusconi, morto il 12 giugno all’età di 86 anni. Rivela come il Cavaliere diventò per lui un genitore di fatto. “Da oggi hai un secondo padre”, gli disse quando scomparve il suo genitore. Così racconta il giornalista 59enne.
Il settimanale dedica l’intero numero alla figura di Berlusconi. Signorini scrive: “Con Silvio Berlusconi io perdo un secondo padre. E non sono parole, ma fatti. Quando ho perso mio padre ricordo che lui stava a un matrimonio, mi chiamò qualche ora dopo e mi disse: ‘Non piangere, perché da oggi tu hai un altro padre. Per te ci sarò sempre e potrai sempre fare affidamento su di me per la vita’. Ha mantenuto le sue promesse. Fino all’ultimo. Come un padre è stato presente, vigile, affettuoso nei momenti belli della vita e in quelli più tristi. E sempre mi ha spronato a vivere con energia, impegno e con il sorriso”.
Il conduttore del GF Vip ricorda anche quanto il Presidente gli sia stato accanto in un altro momento terribile della sua esistenza: “Quando mamma si è ammalata, lui era alla Presidenza del Consiglio: la chiamava tutte le sere al cellulare al San Raffaele. E ogni volta le regalava giorni di vita: lei era così orgogliosa di quelle telefonate, quando stava al telefono con lui si dimenticava perfino dei suoi dolori”.
“La sera che se ne è andata io non ho voluto vedere nessuno. Volevo starmene a casa mia nel mio dolore, nel mio silenzio. Avevo staccato il telefono proprio perché non volevo sentire altre voci che non fossero quelle dei miei ricordi - aggiunge Signorini - Alle undici e mezza di sera suona il citofono. Pensai all’ennesima intrusione nella mia sfera privata. Mi avvicinai al videocitofono e vidi due carabinieri. Preoccupato, risposi. ‘Mi scusi dottore’, dissero i militari, ‘la volevamo avvisare che tra poco il Presidente sarà qui’. Da Palazzo Chigi era arrivato per stringermi semplicemente la mano. Siamo rimasti in silenzio, così, mano nella mano per ore. Questo per me è Silvio Berlusconi, l’uomo a cui ho voluto e vorrò bene fino a quando vivrò”.