Fabrizio Corona finisce ancora una volta sotto i riflettori per vicende giudiziarie. La sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha sequestrato al 42enne 1 milione 700mila euro. Il sequestro riguarderebbe presunti soldi 'in nero' dell'ex re dei paparazzi. Nel provvedimento si farebbe riferimento alla "pericolosità sociale" di Fabrizio Corona. Le Iene avevano già denunciato la cosa tempo fa e anche ieri, dopo il sequestro dei soldi, sono tornate sulla questione...
Il Tribunale ha sequestrato 1 milione 700 mila euro a Fabrizio Corona: il denaro è stato trovato nel controsoffitto di un immobile nella disponibilità di una persona ritenuta l'amministratore di fatto di una società dell'ex re dei paparazzi, la sua collaboratrice storica Francesca Persi.
I contanti darebbero stati accumulati con pagamenti in contanti ricevuti quest'anno dall'ex agente fotografico, in affidamento in prova ai servizi sociali, da parte di discoteche e altri locali notturni. Sui compensi a favore dell'imprenditore, arrivati attraverso una sua società, la Atena, agenzia che si occupa di eventi e promozioni, non sarebbe stata pagata l'Iva per le prestazioni. Dopo il sequestro dei soldi ritrovati in contanti è stata fissata un'udienza per il prossimo 21 gennaio in cui si discuterà del'intera vicenda.
1 milione e 700mila euro sequestrati dal Tribunale di Milano sono "somme riconducibili all'attività svolta dalla società Atena Srl e, per essa, dal Signor Fabrizio Corona - ha dichiarato il difensore dell'ex fotografo dei vip, l'avvocato Ivano Chiesa - Essendo somme maturate negli ultimi due mesi dell'anno 2015 e nel corso dell'anno 2016, è ancora possibile sottoporre le stesse a tassazione in quanto i relativi termini di versamento delle imposte sono ancora aperti". Fabrizio Corona pagherà le tasse dovute, quindi. Ha già manifestato la sua intenzione "all'Autorità Giudiziaria che dunque ne è perfettamente a conoscenza". "Il sequestro - ha dichiarato ancora il difensore - è conseguenziale in attesa della regolarizzazione della posizione". Riguardo la pericolosità sociale del suo assistito ha detto: "Ho già avuto modo di esprimermi più volte in passato, affermando la totale insussistenza della stessa per ragioni comprensibili a tutti. Tale giudizio non viene in alcun modo scalfito o modificato dal sequestro in questione".
Solo pochi giorni fa il gip di Milano Ambrogio Moccia aveva permesso all'ex fotografo dei vip di continuare a scontare il cumulo di pene residuo (poco più di cinque anni) in affidamento in prova ai servizi sociali. Ora tutto potrebbe forse complicarsi di nuovo per l'ex marito di Nina Moric.
