Francesco Totti, sesso a 12 anni

Venti anni in serie A con la stessa maglia, quella della Roma. Francesco Totti abbatte l'ennesimo record. Era il 28 marzo 1993 quando Boskov, allora mister giallorosso, a sorpresa lo fece entrare in campo a 16 anni contro il Brescia in trasferta. Oggi tutti celebrano il bomber, campione assoluto, leggenda del calcio, con i suoi 226 gol, secondo goleador di tutti i tempi dietro Piola. Vuole giocare fino a 40 anni, sempre da capitano nella squadra della sua città, spera di riuscirci e sempre a livelli da Olimpo.
Francesco, Checco per gli amici, ha una splendida famiglia, i tifosi l'adorano, anche i suoi detrattori si son dovuti ricredere, ma lui sa che chi è 'salito sul carro', fa sempre presto a scendere. "Ora sono tutti bravi a parlare", ha detto intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Di Mario Balotelli, sulla bocca di tutti stavolta per i suoi gol, spiega: "Può diventare un fenomeno, ma dipende dalla testa che avrà, dai comportamenti. Ciò che fai esternamente lo trasmetti in campo. A me dicevano che ero romano, coatto, che non volevo allenarmi, ma lui se le cerca, io no. Sono stato sempre un tipo tranquillo".
Da avversario ha ammirato Ronaldo, solo di uno ha pensato fosse inarrivabile tecnicamente e lo pensa tuttora, Messi. Se deve scegliere tra l'emozione per il primo bacio e la prima rete in serie A, non ha dubbi: "Al primo bacio sei giovane. Lo dai perché vedi gli altri che baciano, non è che trasmetti passione o amore. Non sei manco capace a darlo. Il gol, invece, lo ha sempre sognato, io preferisco il gol. E poi il bacio, avevo 12, no, 10 anni. A quell'età non capisci niente. A 12 ho fatto l'amore per la prima volta. A Tropea, con una ragazza romana che aveva 17 anni".

In passato, senza peli sulla lingua, Totti ammise di essere "andato a mignotte". E' stato un modo per esorcizzare l'evento e non rischiare di finire sui giornali per la cosa? "Rischi se ne corrono sempre - ha precisato - Fosse per me riaprirei le case chiuse, almeno ci sarebbe la certezza dell'igiene". Francesco ha parlato anche dell'omosessualità nel calcio e della possibilità di fare outing: "Io di gay qui non ne ho mai conosciuti, ma credo che non sia pronto nè il calcio e neppure l'Italia in generale. E' triste forse, ma è così".
Di politica e di Grillo non ha voluto commentare: "Di queste cose non mi interesso. Non sono neppure andato a votare". Un pensiero per i suoi figli. Sarebbe d'accordo se Chanel sposasse un calciatore? "Perchè no? L'importante è che nessuno le manchi mai di rispetto". Per Cristian il futuro lo preferirebbe da tennista: "Così quando smetterò di giocare userò il tempo facendogli da manager".