Giorgio Armani: 'Milano è la nuova capitale d'Italia'

Giorgio Armani, intervistato da Libero Quotidiano, parla del mondo e del suo mondo, quello della moda. Parla anche di Milano, per lo stilista 82enne la nuova capitale d'Italia.

Giorgio Armani non ha dubbi: Milano è la nuova capitale d'Italia

"E la città che ho scelto per vivere e lavorare, che ha accolto me e la mia famiglia nel primo dopoguerra. E' una città dura, ma generosa. Difficile, ma con enormi possibilità. Sempre proiettata verso il futuro, sempre attenta a quello che succede nel mondo, e che cerca di essere perfetta. E' la sua ambizione, e quando non ci riesce, soffre", dice Giorgio Armani raccontando Milano.

Gli viene chiesto se il capoluogo lombardo sia tornato a essere la capitale morale. Giorgio Armani spiega: "Non mi è mai piaciuta questa definizione perché sembra creata apposta per inasprire il confronto con Roma. Direi che Milano è la nuova capitale anche perché in questi anni ha ritrovato energie e slancio e la spinta a progettare il proprio futuro. Mentre Roma mi sembra sotto choc".

Non ci sono dubbi, Per Giorgio Armani, che ne ha fatto la propria casa, Milano è la nuova capitale d'Italia, o forse lo è sempre stata.

Lo stilista 82enne con l'amica Franca Sozzani, scomparsa a dicembre scorso, della quale sente la mancanza

Geniale, amato in tutto il mondo per i suoi capi tagliati alla perfezione, ricchi di stile e sobrietà, Giorgio Armani si gode un successo che sembra eterno. Ricorda pure l'amica Franca Sozzani, scomparsa il 22 dicembre scorso.
"Franca Sozzani è stata l' importante direttrice di una testata prestigiosa, in una casa editrice che ha accompagnato e determinato la grande moda. La sua opinione aveva una grande influenza, ma il resto sono leggende", sottolinea. Di lei, a capo di Vogue Italia, si diceva potesse decretare la fortuna o la sfortuna di uno stilista.

Re Giorgio ne sente molto la mancanza: "Come ho già avuto modo di dichiarare, nessuno come Franca Sozzani ha saputo immaginare una realtà diversa e raccontarla attraverso un esercizio continuo di gusto e di fantasia. Ha dato al suo destino la forma che ha voluto e che non ha mai lasciato nessuno indifferente. Mi manca cercare la sua presenza nel buio della sala".